Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/618

Da Wikisource.

x

di approvare il conto amministrativo dell’anno 1848, e 1847 e retro dell’ azienda generale dell’interno per |’ istruzione pubblica nella somma di lire 1,353,526 63 per mandati pa- gati, ed in lire 123,575 7% per mandati rimasti a pagarsi e da spedirsi.

conto amministrativo di terraferma e della Sardegna per l’esercizio 1849.

Progetto di legge presentato alla Camera il 2 gen-

nato 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle finanze Cavour. (Vedi Documenti. Sessione 1852, vol. I,

pag. 343.),

RELAZIONI PARZIALI,

Azienda generale di guerra,

Relazione fatta alla Camera i 10 maggio 1854 dalla Commissione per gli spogli; Quaglia, relatore.

Srenori! — La vostra Commissione degli spogii de’ conti amministrativi degli anni 1848, 1849, 1850 avendomi inca- ricato di presentarvi il risultato deli’esame di quello dell’a- zienda generale di guerra per l’anno 4849, vengo compiere a quel suo mandato seguendo le norme stesse giá da voi ac- cettate per il rendiconto del 1848, da me presentatovi.

È perciò la presente relazione divisa in tre parti, di cui :

La prima tratta dell’osservanza delle forme amministrative prescritte; i

La seconda vi espone il conteggio;

La terza comprende le osservazioni che Ja Commissione crede dover sottomettere alla Camera sullo stesso argomento.

PARTE PRIMA. Dell’osservanza delle formalitá amministrative,

L’anno 1849 essendo incominciato colla previsione della rinnovazione delle ostilitá, anzi non essendo stato che il sè- guito dei giá intrapresi preparamenti per la imminente en- “ trata in campagna del nostro esercito, l’amministrazione continuò a procedere in quelie vie eccezionali a cui era stata dall’autoritá competente del sovrano autorizzata nei limiti dai suoi decreti stabiliti.

Fra queste forme eccezionali dobbiamo singolarmente no- tare il non concorso del Parlamento ad autorizzare le spese: quindi Popera e l’autoritá dell’intendenza d’armata, quella dell’istituito comniissariato generale del secondo corpo di armata (alla Spezia) e di altri funzionari, e ie facoltá concesse all’azienda generale e quelle usate dal Ministero di fare spese per la guerra senza Ja concorrenza, e senza la pubblicitá del- Pasta pubblica prescritta nell’essere normale dello Stato, con- dizione di cose che continuò durante V’armistizio che pre- cedè la pace definitiva conchiusa il 6 agosto, ma pubblicata seltanto come legge il 22 gennaio 1850.

Nella relazione proemiale sullo spoglio del 1848, non che in quella particolare all’azienda di guerra dello stesso anno essendosi diffusamente discorso salla legalitá del metodo in quell’epoca adottato, io mi credo in dovere di astenermi di

nuovamente qui riferirne i particolari argomenti giustifica- tivi di questo operare.

| Quest’ordine di cose e questo metodo durò con piú o meno larga applicazione per quasi l’anno intiero avendo però l’in- tendenza d’armata cessato di esistere al primo ottobre, come da lettera del Ministero di guerra del 8 settembre, n° 9346.

Con decreto 12 ottubre 1849 tnite le contabilitá del ser- vizio militare del 1848 e 1849, e singolarmente quelle del- l’intendenza d’armata, del commissariato di guerra del se- condo corpo d’armata, dei commissari di guerra delle divi- sioni territoriali, o dell’esercito, e de’ presidii, vennero chia- mate a liquidazione, e sottoposte ad un minuto esame, deter- minate precisamente e definitivamente le competenze, e regolarizzate le carte che vennero corredate di quelle prove dimostrative che fu possibile dopo il fatto compiuto di otte- nere e raccogliere ; e cosí farono ritirati i mandati provvisori di quell’intendenza e spiccati i definitivi e liberati i contabili ognora che la loro gestione risultò regolare. l

La contabilitá che si riassume negli spogli si presenta cosí ora corredata delle forme legali, e cerziorata dalle sanzioni dei corpi legali economici, cioè del controllo del Consiglio di Stato e della Camera dei conti.

Il progetto di bilancio preventivo per l’anno 1849 era stato presentato alla Camera dei deputati il 13 dicembre 1848, ma il ministrosi riserrava di chiedere assegni ulteriori per la guerra che potesse succedere, mentre infanto si presumeva alle nostre finanze il deficit di 43 milioni. (Vedi relazione del ministro delle finanze .)

La legge 23 dicembre 1848 approvò l’esercizio provvisorio del bilancio passivo presentato il 13; detto esercizio venne prorogato il 21 febbraio 1849 a tutto l’aprile prossimo.

L’esame pariamentare del primo progetto di questo bilan- cio ron ebbe luogo : la Camera venne sciolta due volte e rie- letta. In marzo succedeva la giornata di Novara, dopo la quale si trattava la pace, che non si conchiudeva se non nel fine del terzo irimestre ; l’amministrazione operò coi metodi o forme all’incirca come nell’epoca anteriore allo Statuto, e solo it 24 agosto 1849 veniva presentato alla Camera un nuovo progetio di bilancio per l’anno stesso, con richiesta di eser- cizio sino ad approvazione dello stesso bilancio attivo e pas- . sivo; però quest’ultimo progetto non venne neanco discusso nè approvato, la Camera essendo stata per la terza volta di= sciolta, e la nuova rappresentanza non avendo seduto che dopo che era totalmente consunto quell’anno; bensí la legge 18 ottobre 1849 autorizzò il Governo a riscuotere le tasse e fare le spese descritte nel progetto.

Nello spoglio del 1849, che venne presentato dal ministro delle finanze in sua relazione del {7 gennaio 1852, le spese risultano autorizzate o mediante l’approvazione del bilancio generale annuo, 0 con decreti reali, che precedono, ovvero sono posteriori e convalidano quelle eccedenti Ie bilanciate falte in via d’urgenza.

Le carte giustificativeo quadri delle contabilitá che formano il rendiconto o spoglio delle passivitá dello Stato, ammini- strate dall’azienda di guerra e che han îa data del 10 dicem- bre 1850, sono redatte nelle forme solite a praticarsi nei tempi normali, e conformi alle regole prescritte sfîngolare mente dal regolamento economico per il Censiglio di finanze 3 gennaio 1846: e infatti le medesime sono munite delle firme delle autoritá prescritte, cioè del controllo generale (in data 4 agosto 1851) ed accompagrate dalla finale dichia- razione di scarico spedita con tre distinti atti dalla regia Ca- mera dei conti sulla relazione del mastro uditore conte Joan- nini, a liberazione dei tre contabili che si succedettero come