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| SESSIONE DEL 1858-54

ditá di sue operazieni l’obbligo di distendere in trama rego- lare sul telaio degli antichi minuti regolamenti, le matasse di ogai colore che aveva falte o accettate; opera a cui ap- plicò quest’ultima l’opera sua con assiduo lavoro, e il cui ri- sultato ci vien presertato, in aspetto euritmico, negli spogli che vi sono presentati, e che sono un avviamento alla reale, effettiva, intiera liquidazione dell’operato e del costo della guerra.

$ 4. — Personale amministrativo.

L’azienda d’artiglieria che nella sua pianta organica del 1815 non contava che 30 individui (il cassiere compreso), a- vendo avato continui aumenti tanto di numero che d’attri- buzioni sí ad eccitare a questo riguardo le stesse censure del Consiglio di Stato nelle sue annue relazioni sui bilanei, non mancò nel periodo e nell’occasione della guerra, nè di per- sone, nè di capacitá; aggiungi che a sussidio delle une e delle altre venne a costituirsi in parte il personale militare in quelle attribuzioni tecniche o miste che poteva esercire e che eransi trasferte nell’azienda ; di modo che lo straordinario sviluppo dato in quell’epoca al lavoro dell’antica ammini- strazione non esaurí questa ricchezza del Piemonte, sia per il servizio d’artiglieria, sia per quello del Genio.

Malgrado questo sviluppo e queste ingerenze, le vigilanze ed i controlli non mancarono a tutela del servizio e della contabilitá. A ciò giovò singolarmente la solidarietá del ser- vizio di guerra del militare attivo, il cui personale addetto al materiale assumeva la risponsabilitá delta qualitá delle opere e dei prodotti, ed era perciò interessato che non venissero ac- cetlate che materie e persone atte all’opera che si propone- vano, e di sí alta importanza ed attualitá.

$ 5. — Det prezzi pagati per le merci e per il lavoro.

Crediamo possa asserirsi in massima generale che l’innal- zamento o l’abbassamento dei prezzi pagati come correspet- tivi di provviste o di opere possa considerarsi quale il ter- mometro delle variazioni commerciali, ovvero a quotitá identiche della msggiore o minore abilitá, o degli interessi speciali di uno dei contrattanti; siccome la circostanza stra- ordinaria di guerra e quella delle formeeccezionali permesse all’azienda nelle sue operazioni possono avere infinitamente influito sulla scala dei prezzi nelle convenzioni state fatte nell’epoca che ci occorre osservare, cosí abbiamo creduto importante il farne studio speciale, e di presentarvene il ri- sultato, per quanto ci fu possibile, esteso ai due rami d’am- ministrazione di quest’azienda, artiglieria e Genio militare, Essi sono in iscorcio indicati nell’annessa tabella. Essa in ge- nerale ci dimostra che pochi furono gli aumenti considerevoli di prezzi che si ebbero a subire, molte le diminuzioni, il piú la conservazione dei precedenti ; cosí si ebbe qualche dimi- nuzione per i proietti, forse in considerazione della maggior quantitá che fu oggetto di provvista.

Ji prezzo dei fucili allora pagato è ancora il normale at- tualmente. L’aumento accadde singolarmente per il salnitro, sino dal 1858; perchè PEuropa tutta ne fece incetta, e la dichiarata libertá commerciale, non che la cessazione ai cosí detti spazziniî, del diritto di raccoglierlo nelle altrui pro- prietá, fece cadere le fabbriche nazionali interne fatte cosí produttive nel tempo napoleonico; lo stesso accadde pure per il piombo riguardo ai prezzo aumentato.

Rimase invariabile il prezzo della mano d’opera.

Come facemmo nell’esame stesso del 1848, cosí operammo nel presente, per indagare le conseguenze della dispensa dai pubblici incanti, accordata e applicata in ambidue questi

anni, il risultato non ci parve identico nell’artiglieria, come per i lavori di edifizi od opere del Genio militare.

Nell’artiglieria, singolarmente per il legname di costru- zione, le compre si fecero o ad cconomia, o per appalto se- condo l’entitá della provvista cumulativa, o l’urgenza: le prime venivano trattate direttamente fra il possessore della merce, e l’uffiziale direttore dell’officina cui era destinata, e che ne abbisognava per costrurre opere per l’armata : si con- chiudeva colla partecipazione dell’azienda, col concorso del commissario addetto qual controllore a quel ramo di servi- zio; il piú a minute partite, che venivano pagate subito dal commissario a cui si coneedevano abbuonconti o rimborsi sull’esibizione delle carte, o della lista per pagamento. La provvista immediata ebbe per effetto l’immediata soddisfa» zione del servizio, come l’immediato e intiero pagamento ebbe quello di vistosi risparmi di prezzo in confronto dell’asta pubblica, circondata da formole, e cagione di false spese, e di perdita di tempo.

L’ingerenza tecnica piú diretta nella preparazione dei con- tratti, limitando le vere esigenze alle vere utili, mentre che i capitolati d’appalto sogliono essere circondati di tutte le possibili e prevedibili precauzioni e delle piú rigorose pre- serizioni per ogni eventualitá, produsse semplificazioni, faci- litá, prontezza, economia, in confronto de’ simili pubblici contratti del tempo di pace.

Nel riferire un’osservazione che è il corollario di una serie di fatti, non intendiamo persuadere di fare un principio gene- rale, ma di far conoscere come giá facemmo nello spoglio precedente, la veritá, la quale poichè è positiva, vogliasi pure individualizzare, non deve essere senza insegnamento. E questo fatto, questa veritá cesseranno di apparire come misterioso fenomeno se si considera che i contratti ad ap- palto, concessi in presenza di partitanti in numero limitato, possono essere il risultato di un concerto preventivo, singo- larmente quando molti sono quelli da .stipulare, e molte le provviste da farsi per un sol genere, come peri ferri o panni che si volessero di fabbrica nazionale.

Si consideri inoltre che chi tratta per appalto sta per im- pegnarsi irrevocabilmente per una quantitá di merce da prov- vedersi ordinariamente maggiore di quella per cui uno si obbliga privatamente, e cosí si sottomette ad una spesa a farsi, e a una provvista che comprende talora cose di fabbri- cazione non sua, o non afferenti al suo commercio: si assog- getta a forme burocratiche, al sindacato nell’accettazione di persone che non conosce, ed a forme che possono impe- gnarlo in dispute, esporlo a rifiuti, a cavilli, od a sotta- mettersi ad arbitrii d’uomiri piú o meno attia tal giudizio senza appello, ed a un piú tardo e formulato pagamento. Di piú, chi tratta e si obbliga per un tratto di tempo av- venire con un Governo in istato di guerra, si mette nel caso di chilo fa con un negoziante minacciato da un possibile fallimento, o che fa una intrapresa affatto azzardosa; e chi accetta doveri ed obblighi nella condizione eventuale dell’altro contrattante, se il fa, vuole stipulato largo com- penso nella possibilitá di profitto corrispondente alla possi- bilitá del danno.

Io non mi dissimulo i difetti del metodo delle spese fatte a trattativa anzichè ad appalto ; io concorro nel parere gene- rale che per il danaro pubblico questo dev’essere speso in quest’ultimo modo ; ma ho creduto dovere far conoscere que- sta, se vuolsi, specialitá di casi avuti quest’anno, e in questa amministrazione, simili a quelli ottenati in quella della guerra (singolarmente ivi per la compra e la successiva ri- vendita di cavalli) onde porsi in confronto dei risultati op-