Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/700

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- Siccome si rileva dalla esposizione parziale relativa al- l’amministrazione dell’ erario nello spoglio presentato dal Ministero, alle pagine 102 a 106, e peri residui, 172 a 174, le spese generali ordinarie bilanciate per 1° anno 1849, in esse comprese le assegnazioni pure in bilancio previste sopra diverse tesorerie dello Stato per alcuni servizi spe- ciali, salivano a. . .... L. 22,887,790 16

Le spese nuove e maggiori spese dappoi autorizzate ascesero a... 0...» 856,642 27

Totale . L. 23,714,432 453 Le spese accertate ammontarono a .» 23,557,260 77

su LO A7ZAZI 66

Le spese straordinarie erano bilanciate nella somma di. . . . È L. 58,i190,234 12 Le maggiori spese e spese nuove autoriz- zate salirono a . . ..

Indi lo speso di meno .

O.)

è da 336,946 86 Totale . . . L. 38,527,180 98 Le spese accertate furono. . . . ..» 36,393,121 68

Speso di meno . . . L. 2,134,059 30

Quanto ai residui 1848 e retro per le spese ordinarie, erano residuate, comprese le asse- gnazioni di cui avanti . . . . L. 10,249, 152 64 Le maggiori spese ascesero a... .» 4,787 67 L. 10,251,230 51 » 10,180,355 21

70,875 10

Totale . Le spese accertate salirono a .

Spese di meno . . . L.

E per Je spese straordinarie era residuata la somma di... 0... . L. 10,759,870 09 La spesa accerlata fu di . . .» 10,358,330 MM

Speso di meno . . . L. 581,640 08

Vedremo brevemente quale oggetto abbiano avuto le spese maggiori e le spese nuove, se esse siano state regolarmente approvate, e se le economie che formano lo speso di meno avanti accennato non abbiano per avventura pregiudicato ai servizi cui le somme risparmiate erano destinate.

Le occorse maggiori spese e spese nuove furono in gran parte la conseguenza di leggi regolarmente sancite dai tre poteri per la fissazione della lista civile del Re, del dovario di S. M. la regina vedova Maria Teresa, e dell’appannaggio di S. A. R. il duca di Genova. Deceduto il Re Carlo Alberto il 29 luglio 1849, il Parlamento, appena potè regolarmente funzionare, provvedeva a questo proposito colle leggi 16 marzo e 7 aprile 1850, e fu quindi secondo il disposto delle leggi medesime liquidato il prorata relativo all’anno 1849, che doveva perciò necessariamiente figurare nello spoglio del cui esame ci occupiamo. La regolaritá di siffalte eccedenze non abbisogna perciò di essere giustificata. Le altre spese maggiori o nuove furono cagionate da modificazioni intro- dotte nella pianta degli impiegati del controllo generale, da maggiori esigenze per trasporto fondi, e per stampa e pub- blicazione degli atti del Governo, da assegnamenti temporari dovutisi retribuire a due cassieri dell’armata in campagna,

da nuove pensioni di impiegati del controllo generale e mag. -

giori sussidi occorsí alla cassa delle pensioni di riposo ; e fi- nalmente, quanto alle spese straordinarie, da maggiori oc- correnze per liquidazioni all’interno ed all’estero, per inte- ressi dell’indennitá di guerra all’ Austria in seguito a frap- posto ritardo nel pagamento delle rate bimestrali, ed in ul. timo del servizio degli interessi in bilancio non previsti dei prestiti ordinali col decreto 7 settembre 1848, colle leggi 26

marzo, 12 e 16 giugno 1849, e dei Buoni del tesoro autoriz» zati con decreto 27 luglio stesso anno.

E quanto ai residui, la maggior spesa come avanti indicata di lire 1787 67 per la concorrenie di lire 1782 88 fu necessa- ria per l’amministrazione delle regie zecche, e per il tenue ammontare di lîre 4 79 è riferibile alla categoria dei casuali.

Dalla semplice enumerazione delle esposte causali appare abbastanza chiaramente (se non parliamo dell’ aumento della categoria delle pensiori) che se vennero eccedute nelle spese le somme previste in bilancio, si fa per soddisfare ad esigenze inevitabili, dicui la maggior parte furono oggetto di regolari provvedimenti per parte del Parlamento stesso, e le rima- nenti entrano nel novero di quelle imprevedibili eventualitá che per lo piú accadono in qualsiasi amministrazione, senza aggravare in complesso le previsioni delle spese, sempre però-che, mentra ad esse si provvede, si raccolgano accura- tamente tutte quelle economie sopra altri articoli che siano possibili senza danno dei pubblici servizi.

L’ufficio nostro ci impone tuttavia di riscontrare se le ac- cennafe maggiori spese e spese nuave, per la parte non di- pendente dal disposto di sopravvenute leggi, siano siate debi- tamente autorizzate; che se le straordinarie circostanze dei iempi in cui il bilancio {849 fu posto in esecuzione, ed avven- nero indi impreviste esigenze, non permisero nè che ‘quel bilancio fosse regolarmente approvato, nè che con muovi preventivi o supplementari crediti fossero autorizzate le 0c- correnti eccedenze, ragion vuole che tanto piú attentamente si esamini se almeno siansi adempiute quelle formalitá che erano prima dell’attuazione dello Statuto prescritte a tutela della regolaritá dell’amministrazione e degli interessi dei contribuenti.

E qui ci duole il dover lamenfare che neppure queste for- malitá siano state osservate ; di che invero non solo non po- trebbe per alcun modo essere il Governo scagienato, ma è neanco possibile di risparmiargli ogni censura, infatti mentre le maggiori e nuove spese, non altrimenti che il bilancio, dovevano, secondo gli antichi ordinamenti, essere approvate con regio decreto previo il parere del Consiglio di Stato, lad- dove, dopo l’attuazione dello Statuto, sarebbe stato per l’ap- provazione loro necessario un atto del Parlamento, il Go- verno le ordinava con semplici note ministeriali.

Per il lungo lasso di tempo trascorso e per le altre ragioni che siamo venuti esponendo sarebbe ora inutile ed inoppor- tuno di sospendere per siffatta irregclaritá |’ approvazione dello spoglio di cui è argomento; ma non abbiamo potuto esimerci dal notare come, allorquando maggiori precauzioni avrebbero dovuto meglio tutelare gli interessi dei contri» buenti, siansi invece trasandafe persino quelle che dapprima erano prescritte ed adoperate; sicchè nel tempo di fransa- zione da uno ad aliro sistema sia mancato egni controllo al Governo per alcune maggiori spese dipendenti dal puro ar- bifrio ministeriale, come:quelle; a cagion d’esempio, occorse per le pensioni di riposé, il cui continuo aumento prese poco a poco cosí smisurate proporzioni che ne vanno ora enorme» mente gravate le regie finanze. i

Nessuna osservazione occorre quanto allo speso di meno, sia rispetto alle somme Dilanciate per l’anno 1849, sia rela- tivamente a quelle residuate del 1848 e retro. Le economie di cui esso si compone furono la necessaria conseguenza di temporarie vacanze d’impieghi, di decessi di persone godenti pensioni ed altre annuitá, di minori restituzioni occorse di milleverie a contabili, e di risparmi nelle spese di ufficio 0 nei casuali, nè perciò l’amministraziane della cosa pubblica potè per esse risentire alcun nocuniento,