Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti II.pdf/172

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accetta ai capitalisti ai quali sono destinate, mentre non in- caglieranno, come ‘in Francia, le liberazioni anticipate dei mufuaiari, che cotanto preme agevolare.

Ma le nostre cedole avranno segnatamente il grandissimo vantaggio di prestarsi meno all’aggiotaggio, e quindi di non ingannare i capitalisti sopra il loro ufficio nella circolazione; ufficio modesto, sí, ma di somma importanza, inquantoché esse sono destinate a compiere la lacuna tuttora esistente di un titolo di rendita al coperto, per quanto far si possa, dalle funeste conseguenze delle crisi commercidli o degli eventi politici.

Un altro pregio finalmente del progetto sottoposto alla vostra disamina, o signori, sará, se tant’è che la vostra Com- missione non s’illada, che, diventato legge organica, esso non necessiterá continue deroghe al suo disposto, come avvenne in Francia del decreto del 28 febbraio 1882, e che quindi le nostre societá di credito fondiario non saranno soggette a quelle continue trasformazioni che nella vicina contrada transalpina furono e sono tuttora fra i maggiori ostacoli allo sviluppo delle lors operazioni. °

‘Senza porre menomamente in dubbio il grande beneficio che coll’andare del tempo ne proveranno Ja proprietá fon- diaria e l’agricoltura, la vostra Commissione non si nasconde però che colla vigente legislazione ipotecaria e nello stato in cui trovansi i nostri catasti, i risultamenti di questo pro- getto, quando sia tradotto in legge, e quelli quindi della costituzione di societá di credito fondiario fra di noi, sa- ranno assai tenui relativamente alle speranze che se ne con- cepiscono.

In primo îuogo le istituzioni della natura delle societá di credito fondiario, le cui operazioni sono a lunghissima sca- denza, non possono nei loro primordi appagare la generale aspettazione, e quindi sono incagliate nel loro sviluppo dal dileguarsi delle illusioni che originarono, perchè si attribui- scono a sfiducia degli accorrenti la prudenza colla quale sif- fatte instituzioni debbono procedere, la loro costanza nel ri- fiutare le richieste di mutuo inammessibili, e finalmente ii Jento procedere delle loro operazioni. D’altra parte la ne- cessitá di una prima ipoteca restringe necessariamente la sfera d’azione delle societá, ristretta giá d’altronde dal ti. more delle formalitá, e quindi della pubblicilá dei prestiti. Ne segue pertanto che nei primordi le societá sono limitate a contrarre principalmente roi grossi proprietari, ovvero con

quelli che hanno i loro stabili liberi e spicci, cioè con coloro -

che nello stato attuale di cose hanno maggior credito. Ma, oHre che coll’ancar del tempo s’accrescono per il fatto delle

surcessioni i patrimoni liberi e la convenienza di disinteres- ‘

sare i coeredi mediarte un mutuo a lunga scadenza, colio sti. lupparsi delle operazioni delle societá mano mano si rivolgono ad esse in maggior numero i proprietari gravati, ed in condi- zioni di essere rateatamente liberati dai loro debiti. Cosí succe- dette in Germania, e cosí giova sperare che succederá da noi. Non converrá quindi scorarsi sci risultamenti immeciati detle nostre societá di credito fondiario non avranno grande importanza, e se gli ulteriori non realizzeranno tulle le ese- ‘ gerate speranze che sc ne concepirono; impefecchè è nella natura di quesle istituzioni di richiedere tempo per consoli. darsi, e segnatamente per far apprezzare i benefici effetti delle loro operazioni, perchè i limiti assegnati a queste e la loro semplicitá sono tali da non destare rumore nel pub- blicò, Tanto è vero, che in Germania, dove le societá di cre- dito fondiario hanno preso tanto sviluppo e resicosí segnalali benefizi, esse vi rimangono, per cosí dire, ignote a coloro chie non contrassero con esse,

Nè vale opporre a questasserzione l’esempio delle societá francesi, imperocchè da un Jato il poco svilappo delle loro operazioni a malgrado dei favori e privilegi d’ogni maniera, di cui furono attorniate, dimostra appunto le difficoltá che ineonirano nel loro esordire queste institazioni, qualunque sieno le condizioni favorevoli in cui sorgano. Dall’altro lato perchè se queste societá destarono rumore nel pubblico, si fu appunto coll’uscire dalla loro specialitá, aprendo l’adito alla speculazione ed all’aggiotaggio.

Col decreto del 28 febbraio 1852 sopra le societá di cre- dito fondiario, la Francia ha reso un immenso servizio a tutte le contrade d’Europa, in cui la legislazione si è infor- mata ove piú ove meno ai principii del Codice Napoleonico, Il non riconoscerlo sarebbe ingratitudine, ingiustizia. Ma non perciò vnolsi sconoscere che neli’ applicazione pralica di questo decreto organico, il Governo francese, soverchiato dalle esigenze dei capitalisti, fu ‘condotto a scostarsi dai prin- cipii che lo informano, e col concedere il riscatto delle cedole con premi e varie altre facoltá alle societá di credito fondia- rio, ne mutò sostanzialmente la natura, e compromise sino ad un certo punto Vislituzione stessa,

Ne consegue, che queste societá furono viziate fin dalla loro origine, e sorsero quindi in condizioni anormali e non corrispondenti al loro scopo. Basti a dimostrarlo la semplice osservazione che, chiamate dal loro istituto ad essere l’in- termediario fra i proprietari di stabili che vogliono contrarre mutui, ed i capitalisti che preferiscono impiegare i loro ca- pitali sopra ipoteca, le societá esordirono coll’alienarsi gli uni e gli altri. Esse si alienarono i proprietari coll’inimicarsi i notai, che in Francia piú che altrove haono sopra di essi la massima influenza, e spaventarono i capitalisti timidi coll’a- dito che le loro combinazioni finanziarie aprirono alla spe» culazione ed all’aggiotaggio. ’

Non è quindi meraviglia se il eredito fondiario di Francia, poggiando su false hasi, andò finora tentennando di trasfor. mazione in trasformazione, e se quindi, a dispetto della pro. tezione del Governo e delle piú .ingegnose corubinazioni fi- nanziarie, i risoliamenti finora ottenuti non sono appaganti. Ma, indipendentemente che questa institezione, richiamata a quei veri principii che debbono informarla, risorgerá fra breve a novella vita, e potrá cosí produrre tutti i benefici suoi effetti, tal quale sorse ed è tuttavia non può valida- mente opporsi all’imperlazione del sistema di credito germa- nico, come altri il vorrebbe, perocchè sará mai sempre in- concladente un esperimento che pecca per natura e per in-. sufficiente darala,

D’altronde dal punto in cui nel progetto so‘toposio alla vostra approvazione, o signori, si è approfittato della espe- rienza altrui; dal punto in cui si pose tutto lo stadio per ischivare con esso tutti gli errori, in cui s’incorse altrove; dal punto finalmente, in cui, sebbene imperfetta, la nostra legislazione ipotecaria è tuttavia di gran lunga migliore della francese, non sarebbe iogieo il voler desumere dai risulta. menti ottenutfabella vicina contrada fransalpina, l’impossibi- litá o Pinatilil® geliostitazione di societá di credito fondia- rio nel nosiro paese, Come sarebbe pure illogico Vopporsi per iafundate paure, 0 quanto meno il creare imbarazzi a tale inatituzione, perchè i risultamenti sperabili da siffatte societá non polranno mai essere quali simmaginano da molli, nè tali da poter bastare a tulte quante le csigenze della pro- prietá fundiaria e dell’agricoltura.

E la vostra Commissione (giova ripeterlo) nen si fa punto illusione sugli effetti che sará per produrre questo progetto di legge che ha l’onore di sottoporre alla vostra approva»

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