Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti II.pdf/226

Da Wikisource.

— 1026 —

documenti parlamentari


concessione, se i concessionari non effettuassero nello stesso periodo di tempo il deposito delle lire 800 mila in una delle casse delle finanze, non solo sarebbero dacaduti dall’ottenuta concessione, ma perderebbero inoltre il deposito già eseguito di lire 200 mila @d ilavori che avessero antieipatamente eseguiti.

Per tale considerazione l’uffizio centrale vi propone per organo mio l’adozione pura e semplice del progetto sì e come venne al Senato proposto dal Ministero.



Stabilimento di uffizi postali ambulanti sulla ferrovia
da Torino a Genova

Progetto di legge presentato alla Camera l'8 febbraio 1854 dal ministro degli affari esteri (Dabormida).

SicnorI! — La celerità e la speditezza delle comunicazioni postali si ottengono tanto col rapido trasporto, quanto mercè la sollecita distribuzione delle corrispondenze.

Lestrade ferrate provvedono oggimai nella principale linea del nostro Stato al primo di cotesti mezzi; ma perchè le me. desime rechino tutti quei vantaggi che se ne possono ragionevolmente aspettare, uopo è che si introducano eziandio appo noi quei trovali che già altrove vennero adottati con profitto, o mediante i quali un celere trasporto non va disgiunto dalla pronta consegna dei dispacci postali,

A questo fine tende il progetto che in esecuzione dell’articolo 7 della legge 25 marzo 1853 io ho l’onore di presentare alla Camera sottoponendo alla vostra approvazione la spesa straordinaria di lire 31,200 per la costruzione di wagonsposte appropriati allo stabilimento di uffizi postali arabulanti da Torino a Genova.

L’utilità di questa istituzione è di già esperimentata presso le principali nazioni d’Europa, ed il Governo del Re, nell’intento di seguirne a suo vantaggio l’esempio, spedì due fra i migliori impiegati dell’amministrazione delle poste per studiare e vedere in alto i sisfemi in proposito introdotti nella Francia e nel Belgio. °

Dopo matura disamina si convinsero essi che il sistema bel. gico fosse per molti capi preferibile a quello francese, e consegnarono in apposita relazione i risultamenti delle loro gsservazioni non che i motivi dell’opinione a cui si erano accordati.

Io aggiungo al progetto di legge la relazione in discorso come quella che contiene gli schiarimenfi necessari su questa materia e somministra le notizie indispensabili per recarne ponderata sentenza. Vi unisco pure i disegni dei vagoni quali furono di concerto col Ministero dei lavori pubblici e sulla dichiarazione degli uomini d’arte compilati ed approvati.

Non mi pare necessario di entrare im ampie spiegazioni per dimostrare l’importanza della proposta che è sottomessa al vostro suffragio; evidente ne è il benefizio coll’assicurare nel servizio postale quella rapidità e quella esattezza che i crescenti bisogni del commercio e della civiltà altamente ri chieggono; i ragguagli tecnici voi li troverete nelle relazioni di cui vi ho fatto menzione; mi restringerò pertanto ad una sola osservazione che, attesa la situazione delle nostre finanze, non vuole essere prelermessa, questo si è che la spesa occorrente, come voi riconoscerete dal rapporto della direzione generale delle poste, che pure vi do in comunicagione, viene ad essere grandemente compensata dai risparmi

che si otterranno coll’adoziune degli uffizi ambulanti sulle ferrovie a preferenza del semplice trasporto della valigia, come finora si pralica.

Per siffatte considerazioni io porto fiducia sicura che voi, del pubblico bene sempre solleciti, non sarete per negare la vostra approvazione all’attuale progetto sopra il quale chiedo d’urgenza la vosira attenzione, stante che la spesa di cui è parola trovasi inscritta nel bilancio del corrente esercizio,

PROGETTO DI LEGGE.

Articolo unico. La spesa straordinaria nuova di lire 341,200, proposta nel progetto del bilancio 1854, per la costruzione di wagons-posie per lo stabilimento di uffizi ambulanti sulla ferrovia da Torino a Genova, è approvata.

Relazione fatta alla Camera il 1° marzo 1854 dalla Commissione composta dei deputati Santa Croce, Bertoldi, Tegas, Pezzani, Alberti, Gallo, c Baziani, s’elatore. ì

Sienoni! — Le strade ferrate, come in ogni epoca tutti i grandi trovati dell’ingegno, hanno recato una rivoluzione ed uno straordinario sviluppo nel progresso fisico e morale della società, non ultimo dei quali cerfamente fu quello di una assai più sicura e rapida comunicazione postale; infatti, mentre che, pochi anni sono, pareva a noi già grande progresso essersi siabilita una quotidiana relazione tra alcuni Stati esteri e fra le città principali del regno, la quale dapprima non era che di due o di tre volle per settimana, oggi i sempre crescenti bisogni del commercio e della civiltà domanda» rono un nuovo sviluppo a questo importante servizio e fecero sentire il bisogno che queste comunicazioni fossero, non solo ovunque giornaliere, ma si effettuassero ben anche sui punti principali dello Stato parecchie volte nella stessa giornata. I che si è potuto in qualche parte facilmente ottenere, senza aggravio del pubblico erario, per mezzo delle vie ferrate. DI più, il fampo diventa ogni di maggiormente prezioso, e comincia cziandio da noi a slimarsi quale moneta; onde, dal momento in eni, per esempio, in quattro ore circa una lettera impostata a Torino nuò essere portata a Genova, era d’uopo studiare anche ogni mezzo per fare scomparire la maggior parie del Lempo che passa dall’ora dell’impostazione all’ora della partenza, e specialmente dall’ora dell’arrivo alPera della consegna dei dispaccei postali, facendo così arrivare e distribuire le corrispondenze fra i diversi punti nel minore spazio di tempo possibile, e per far inoltre usufraire i vantaggi di una diretta comunicazione del servizio postale ai comuni eziandio di piccola entità, intermedi; la qual cosa di leggieri si poteva consegnire, sostituendo nelle strade ferrate ai mezzi ordinari di trasporto dei dispacei il servizio degli uffizi ambulanti, di già ia uso presso Ic più colte nazioni d’Europa e d’America, ove si fa la trasmissione delle corrispondenze con una celerità che ha del maraviglioso. Diffatti una lettera impostata a Parigi si distribuisce 16 ore dopo a Verviers, punto estremo del Belgio, percorrendo in questo breve fempo una distanza di 515 chilometri, operandosi, strada facendo, l’apertura di tutti i dispacci, la separazione delle lettere, le relative operazioni postali di bollo e di peso e la consegna agli uffizi lungo le linee delle corrispondenze loro dirette. fono questi nflizi ambulanti entro speciali vagoni costrutti esternamente come gli altri, interna-