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SSTIONE DEL

185854

Relazione fatta alla Camera il 27 maggio 1854 dalla Commissione composta dei deputati Rossi, Borella, Rezasco, Farina Paolo, Ricci, Riccardi Carlo, e Bri- gnone, relatore.

Sienori ! — Con quesia terza relazione poaigio fermiue al mandato affidatoci dalla Commissione incaricata di riferire sulle aggiunte di spese ai Dilanci 1851, 1852 e 1855, propo- ste dal ministro delle finanze coi progetti di legge presentati il 14 scorso febbraio e colle note supplementarie del 4 aprile successivo, e come alla prima relazione, concernente l’eser- cizio 1851, abbiamo fatto precedere alcune osservazioni ispi- raieci dal primo complessivo esame delle proposte ministe- riali, cosí a quest’altima che riguarda l’esercizio 1853 pre- mettiamo altri pochi riflessi che ci si affacciarono nel corso delle investigazioni particolari a caduno di essi.

Questi riflessi non volgeranno altrimenti sull’uso ed abuso dei crediti supplementari sopra cui ci siamo abbastanza sof- fermati, ma bensí sul modo di domandarne l’autorizzazione quelle piú rare volte che siano per rendersi indispensabili, acciò il pubblico ed il Parlamento possano formarsene un reito giudizio. Noi riteniamo, siccome giá abbiamo accen- nato di volo nella prima relazione, che non debba occorrere bisogno di crediti sunplementari fuorchè per maggieri spese che siano la conseguenza o di aumentati iniroiti, per coi av- venga di corrispondere un aggio proporzionato ai contabili, od occorrano altre passivitá indipendenti dalla volontá della amministrazione, o di variato prezzo o quantitativo di prev- viste, opere, o somministranze bilanciate a caleulo, per cui le somme stanziate siensi rese insufficienti, o finalmente, ciò che dovrebbe accadere assai di rado, d’imprevedule cause per cui siansi dovute eccedere le spese casuali, eventuali 0 diverse, quelle di uffizio, di stampati o simili, puro stanziate in somrie presunte.

Ora le domande di autorizzazione di siffatti crediti supple- mentari, che soli ammettiamo possibili, dovrebbero a parer nostro essere accompagnate da una breve relazione interca- lata ali’euunciaziene di ciaseun credito, in cui fosse accen- nato il supplemento di spesa richiesto rispetto alla somma bilanciala, e quindi, sicondo i casi, o la quantitá e prezzi in bilancio presunti delle provviste 0 lavori a farsi rispetto alle quantitá occorse e prezzi pagati, o Pammentare degli in- troiti supposti in bilancio in confronto dei realizzati, colla liquidazione dell’aggio relativo, o ia specificazione dei rim- borsi alla nostra volta riscossi o da riscuotersi rimpello a quelli che maggiori gi bilanciati occorra di corrispondere al- trui, o la nota delle spese eseguite sulle categorie dei ca- suali, delie spese d’ufficio, di stampati ed altre simili caie- gorie stanziate in somme presunte, nelle quali fossero avve- nute eccedenze, infine se si tratti di maggiori spese per cause straordinarie che non siansi potute fare preventivamente ap- provare dal Pariamento, ci pare indispensabile la presenta- zione dei decreti reali con cui siano state provvisoriamente autorizzate giusta il prescritto dall’articolo 23 della legge 23 marzo 1853, colle relazioni che vi abbiano dato luogo, per- chè, secondo i termini di questa disposizione, seno appunto tali regi decreti che vogliono essere convalidati per legge; e quando le indicazioni e schiarimenti che siamo venuti in- dicando non si possano incorporare nelle relazioni dei pro- getti di legge, crediamo che vi debbano andare unit! per mezzo di allegati.

Noi proponiamo queste forme per le domande di auloriz- aatione dei crediti supplementari, non colla pretesa di pre-

seriverle come invuriabili, disposti come siamo ad accettare quelle altre che migliori si possono suggerire, ma crediamo necessario che iali diarande sieno corredate da sufficienti no- zioni, essendoci invece occorso uell’esarie dei crediti che ci fu affidato, di mancarne talora sffatto, e di averle dovute ri. chiedere direttamente ai diversi dicasteri, Infatti nelle rela- zioni unite ai progeiti di legge appena furono date soddisfa- centi e bastanti nozioni circa a pochi proposti crediti, le causali degli altri furono cosí sommariamente e laconica- nente esposte, che per esse sole sarebbe stato impossibile di apprezzare la loro natura e giudicare della loro necessitá, e per varie delle spese non fu addotta causale nessuna, essen» desi semplicemente citato le relazioni dei rispettivi Ministeri a quello delle finanze, le quali, si disse, sarebbero state aila Camera comunicate.

Ninno è che non veda come per siffatto medo di motivare le domande di autorizzazione di una quantitá di spese che ascendono a parcechi siilieni, il pubblico non possa né co- noscere ie circostanze che vi abbiano dato luego, nè convin- cersi della loro opportunitá, come sia si singoli uffici della Camera impossibile di esaminare il mierito delle spese di cui si chiede la convalidazione, e come specialmente il lavoro debba riescire, non solo piú lungo e disagioso, ma a stento eseguibile per parte delle Commissioni che sono chiamate a viferire.

Non vi sará, speriamo, chi voglia tacciarci di pedantismo se discendiamo a siffatti particelari, imperocchè egli è pur certo che per mezzo dei crediti soppiementari si vengono ad alterare grandemente le determinazioni date nell’approva- sione dei bilanei, e sé per la presenfazione di questi furono stabilite forme e norme impreteribili, se nel loro esame le Commissioni, e ia Camera cercano di attorniarsi di tutte le” cautele e nozioni necessarie per fissarne le cifre, non sliri menti devo procedersi allorchè si tralta di infrodurvi essen- ziali variazioni se pur poa si vuole che i bilanci diventino una illusione.

Parrá a taluno soverchia minutezza il chiedere le note delle spese eseguite sulle categorie bilanciate a calcolo, come casuali, spese d’ufficio, di sta@pe e simili, anzi che la sola indicazione delle spese rimaste a pagare e per cui manchino i necessari fondi, ma sopra fali categorie potrebbero essersi pagate dapprima spese meno utili, meno proprie, d’onde po- scia occorresse bisogno di accordare nuovi fondi por spese impreteribili ed incontestabili; egli è adunque evidente che, per poter giudicare della necessitá delle aggiunte richieste per queste categorie, vozlionsi conoscere fulte le spese che hanno consenti i fondi in bilancio assegnati.

Del resi ripetiamo che nè con queste nè colle precedenti nostre avverienze non pretendiamo di dettare invariabili norine, il che serebbe estraceo al nostro mandato, ma solo di chiamare l’attenzione del Goveriio sulla convenienza di moderare l’aso dei crediti supplementari e di corredare ba- stantemente le domande di quelli che ricscono inevitabili, i quali formano la parte per cosí dire flattuante dei bilanci, il che è piú che mai essenziale nelle attuali sirettezze delle fi- nanze, e mentre si sotiomettono i contribuenti a nuove in- poste, acciò si passa da tutti conoscere l’impiego del pubblico danaro, acciò, vieppiú allontanato egni sospetto d’abusi e rese piú efficaci nel tutelare ceziandio i materiali interessi della pazione le nostre istituzioni, possano esse sempre maggior- mente consolidarsi ccl rendersi proficue.

Prima di passare a discorrere delle singole spese occora renti in sogionfa al bilancio 4853, per seguir la norma fee nuia nelle relazioni riflettonti i precedenti duo esercizi, ci