Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti II.pdf/308

Da Wikisource.

— illl —

La vostra Commissione, dopo avere riconosciuto che erano state praticate dal Governo tutte le riduzioni possibili sul bilancio della divisione amministrativa di Savona, e risul- tandone egualmente giustificato l’aumento di contribuzione da quella provincia richiesto in lire 11,434 31, vi propone di accettare la legge siccome vi fu dal Ministero proposta.

Reazione del ministro guardasigilli, reggente il Mi mistero dell’interno (Rattazzi) 24 marzo 1854, con cui presenta al Senato il progetto di legge appro- vato dalla Camera nella tornata del 18 stesso mese.

Sicnori! — Attesa la frustranea convocazione del Consi. glio divisionale di Savona per deliberare il bilancio dell’e- sercizio 1854, l’intendente generale lo ha formato esso me- desimo secondo il disposto dall’articolo 207 della legge 7 ot- tobre 1848.

Esaminati dai due dicasteri dell’interno e dei lavori pub- blici i singoli stanziamenti proposti, si riconobbe potersi i medesimi ridurre complessivamente di lire 6258 26: ciò malgrado, l’imposta necessaria a coprire le spese comuni imprescindibili, sale a lire 331,538 52, ed a lire 11,431 31 quella che è richiesta dalle spese speciali della provincia di Savona.

Ambedue queste imposte superano il limite prefinito dal reale decreto del 12 ottobre 1848 in lire 500,000 per la prima, ed in lire 8971 64 per l’altra ; conviene quindi che il riparto di siffatte imposte venga permesso da una legge speciale.

A questo fine è rivoîto il progetto di legge che io mi onoro di sottoporre alle vostre discussioni, e che venne giá adot- tato dalla Camera dei deputati nella seduta del 18 volgente,

(Divisione di Novara,)

Progetto di legge presentato alla Camera il 1° marzo 1854 dal ministro dell’interno (Di San Martino).

Siononi! — Lo estendersi continuo della rete delle strade provinciali ed i miglioramenti che si vanno tuttodi iniroda- cendo nei mezzi di educazione dei fanciulli esposti, e nella cura è mantenimento dei mentecaiti poveri, hanno per ef- fetto un costante accrescimento delle spese che incontrare devono le divisioni amministrative pella manufenzione delle prime e pel loro concorso negli altri due servizi. La divi- sione di Novara infatti ha dovuto per tali motivi aumentare le sue spese ordinarie pel 4884 di lire 22,000 circa in con-

fronto di quelle corrispondenti dell’esercizio 1853; e questo

“ accrescimento, congiunto ad un altro introdotto nelle spese

straordinarie stradali, fu causa che l’imposta comure non potesse conbenersi nel limite fissato dalla legge del 12 olto- bre 1848, e che il Consiglio divisionale chiedesse, in seduta del primo prossimo passato ottobre, la facoliá di eccedere siffatto limite di lire 34,244 70.

Accertatomi, col concerso del Ministero dei lavori pub- blici, non essere i singoli fondi proposti passibili di riduzione alcuna, come quelli che sono stati allegati nella misura del puro necessario, dovetti prendere in proposito gli erdini del Re, il quale mi ha dato incarico di sottoporre alle vostre di - scussioni il progetto di legge che ho Ponore di deporre al banco della Presidenza, e che ha per iscopo appunto di con- cedere alla divisione predetta la facoltá che domanda.

Nello infendimento di propiziare il vostro voto alla pro- posta del Governo, io vi esporrò succintamente, o signori, le ragioni che, a mio avviso, militano in favore della mede- sima.

Dal quadro dimosirativo del riparto dell’imposta divisio- nale 1853, unito alla presente, vedrete come le contribuzioni dirette della divisione di Novara gettino a favore dell’erario nazionale la somma complessiva di lire 2,481,648 16, e come perciò l’imposta divisionale, elevata a lire 654,247 70 sia ancora lungi dal corrispondere alla terza parte dei Dalzelli regi ; proporzione questa che io spero vorrete riconoscere meco vantaggiosa anzi che no ai contribuenti, ove la si ponga a risconiro di quella delle altre divisioni.

Un’altra nozione ricaverete dallo stesso quadro, ed è que- sta, che la proprietá territoriale Ja quale, come è noto, sog- giacque per lo addietro all’onere dell’imposta divisionale, e che per questo Litolo pagava quindi annualmente 620,000

lire, non ne pagherá nel 1854 che lire 517,056 20, quan-

tunque Pimposta venga accresciuta fino al limite sopra cnun- ciato, dovendo Ie rimanenti lire 137,188 50 andare a carico dei contribuenti nelle altre imposte dirette, cosí che i pro- prietari predetti avranno fultavia uno sgravio di lire 102,943 S0 a fronte del passato.

L’ultima circostanza di fatto sulla quale ebiamo la vostra attenzione si è che le provincie, avendo proposto poche spese speciali, imposta complessiva, la quale è normalmente per- messa in lire 682,000, raggiungerá, coll’aumento di cui si ragiona, la cifra di lire 703,047 67, e quindi la massa dei contribuenti non avrá da pagare in piú del solito che lire 21,047 07, cioè meno di un centesimo per ogni lira di con- tribuzioni regie.

Io nutro fiducia che queste considerazioni, le quali pog- giano sulla base sicura delle cifre, varranno a guadagnare il vostro snffragio all’unito progetto di legge che pregovi voler discutere d’urgenza.