Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti II.pdf/320

Da Wikisource.

«Essendo stato promesso maggiore alla fine della campa- | domi egli reso estensibili le note che mi appose nell’ultima gua del 1848, e riportato avendo una menzione onorevole | ispezione, non vi trovai nè quello, nè altro vocabolo corri» dopo quella del 1849 per decisione del Consiglio della guerra, | spondente. E finalmente lo dimostra il certificato rilascia- che esaminò gli onorifici documenti che ali’uopo sono in | tomi dal signor colonnello comandante il 14° reggimento di grado di produrre, credetti assurda non solo, ma ben anco | fanteria (Documento n° XI).

calunniosa l’asserzione di quelli che scrissero il mio specchio «Conseguenze delle taccie appostemi dal signor ministro caratteristico; e, persuaso di trovare imparzialitá nel mini- | della guerra sono: la mia carriera troncata nell’etá di 47 stro della guerra, a lui ebbi ricorso con foglio confidenziale, | anni, ed in florido stafo di salute; e, quel che piú monta e esponendogli quanto mi pareva parlasse evidentemente in | piú mi sta a cuore, il pericolo di perdere l’altrui stima; favor mio (Documento n° I). Rispondevami egli del pari con- | giacchè le indeterminate accuse avventatemi troppo si pre-

fidenzialmente, dicerdo non essere il mio onore compro- | stano ad ogni sinistra interpretazione. messo, ma pure affermando che nelle campagne del 1848- «Esauriti pertanto col signor ministro della guerra tutti i

1849 io non avera fatto quanto patera (Documento n° I). | mezzi razionali, io mi trovo nella dura necessitá di ricorrere Replicai, mandandagli copia della maggior parte dei docu- | alle SS, VV. affinchè vi piaccia di attentamente esaminare e menti suaccennati (Documenti III-IV): ma indarno, Rispose | ponderare questa mia petizione cogli annessi documenti, e il ministro d’ufficio, confermando la fattami imputazione, ed | di domandare ragione al signor ministro della guerra rispon- aggiungendo che all’uopo sorto sarebbe egli stesso come te- | sabile, del perché mi puniva collo sbalzarmi dall’impiego, stimone delle voci sparse contro di me. Dichiaravasi non | quando valendomi del diritto di petizione, dalio Statato e ostante disposto, qualora ne avessi fatto ufficiale domanda, | dai militari regolamenti concessomi e reso fidente dalla me- a far esaminare i miei richiami da apposita Commissione, | desima sua esibizione, io gli domandava rispettosamente protestando ad un tempo che, sebbene a me favorevole riu- | un’inchiesta per difendere l’intaccato onor mio. Che final-

scito fosse l’esito di una tale disamina, non si sarcbbe per- | mente invitiate il predetto, ministro a render noto il motivo ciò creduto in obbligo di propormi al Re pel comando di un | per cui negava a me, cittadino di libero Stato, ciò che sotto corpo (Documento n° V), qualsiasi assoluto reggimento non si rifiuta agli assassini «Vista allora tanta tenacitá nel ministro, per scansare | medesimi colti in delitto, il mezzo, intendo dire, di porgere l’umiliazione immerifata di vedermi alle prossime promo- | le opportune discolpe a fronte delle accuse. zioni posposto ad altri maggiori di me meno anziani, do- «Non si tratta soltanto della mia causa particolare; trat- mandai un pasto, a gradimento del signor ministro, cui an- | tasi del destino degli uffiziali tutti dell’esercito; trattasi del dasse unito il grado di tenente-colonnello che spettavami | profondere che fissi il pubblico tesoro, accrescendo sempre per anzianitá (Documento n° VI). Ma tutto fa inutile, giac- | piú e senza necessitá il numero delle pensioni di riposo. E

chè, malgrado le insinuazioni che il signer maggior generale | finalmente si tratta dello Statuto e delle leggi stesse di uma» comandante la brigata mi fece, e Je datemi assicurazioni che | nitá conculcate.

la mia domanda stata sarebbe soddisfatta, fui lasciato un «Giunto alla conclusione del mia dire, non voglio ristare anno esposto ad ogni cenere di umiliazione, vedendo pro- | dal manifestarvi, signori deputati, preposti a tutelare gl’in- mossi a lenenti-colonnelli, tanto nell’esercifo attivo, che in | teressi dei cittadini contro gli abusi del potere, la fiducia servizio sedenizrio, parecchi maggiori di me meno anziani, | che ripongo nell’appoggio, che sono certo negar non mi vor-

Trovandomi allora erudelmente deluso, domandai, con me- | rete, per cui ii signor ministro della guerra non potrá piú moriale 27 novembre 1853 (Documento n° VII) diretto al | oltre ostinarsi a negarmi il mezzo di giustificarmi, E sicuro signor generale ispettore dell’esercito, l’inchiesta che il mi- | son io che qualunque uffiziale dell’esercito chiamato a scru-

nistro medesimo erasi dichiarato disposto a concedermi. E | tinare la mia condotta, resistere non potrá all’evidenza dei ciò feci per la prima volta, non giá con replicata istanza, | fatti, sebbene il signor ministro costituendosi, non solo ac- come poi scrisse il signor ministro predetto. Alla quale mia | cusatore e testimonio contro di me, ma condannato aven- legale domanda egli rispose recisamente con un decreto di | domi benanco inesorabilmente senza forma di processo, siasi giubilazione, che io nè meritava, nè domandato aveva. Reca- | posto in posizione di esercitare sulla Commissione una pres= tomi immediatamente a Tarino, spinto da sentimento di | sione in danno della giustizia. Ciò nullameno, ripeto, io son onore, chiesi di nuovo si ministro che convocasse una Com- | certo di purgare la mia fama dalle macchie appostemi , unico missione per esaminare la mia condotta (Documento n° VIII). | bene che ormai mi rimane dopo che mi fu rapita la ricom- Ma egli con insufficienti pretesti me la negava (Documento | pensa che credevo aver meritato coi servizi resi al mio Re e

n° IX). Insistetti (Documento n° X) e piú non mi rispose. alla mia patria. «Come le SS. VV. scorger potranno dal tenore delle leltere a Torino, 27 gennaio 1854. del ministro della guerra, io rimango ufficialmente da lui «Micugie Cao, maggiore in ritiro.

gravato delie seguenti accuse: 4° di non aver fatto quanto poteva durante le campagne del 1848-1849; 2° di avere con insistenza ripetuto Ja domanda di essere setfoposto ad una Commissione d’inchiesta ; 3° di essere diventato per la mia

«Visto: si dichiara autentica la firma del signor Michele Cao, maggiore in ritiro. a Torino, 27 gennaio 1854. «Il sindaco

posizione estremamente puntiglioso e suscettibile. ”" na (L. S.) «NOTTA,» «Quale e quanto peso aver possano siffatte asserzioni, lo dimostrano: 4° certificati delle persone che ben da vicino Come avete udito, o signori, lo scopo principale del pe- mi osservarono nelle campagne del 1848-1849; 2° Je let- | fente non è giá quello di riclamare per denegato avanza- tere medesime del signor ministro, e le mie a quelle rispon- | mento, giacchè la legge non ammette nel caso concreto di

sive; 5° }a festimonianza del medesimo signor generale | tali riclamazioni, nè la Camera potrebbe ingerirsene, es- ispettore dell’esercito, che io credo non possa all’uopo esi- | sendo essa legge assai ampia in questa parte, perchè dá al tare a dichiarare non essere vero che egli qualificato mi ab- | ministro facoltá di promuovere a sua scelta o non promuo- bia puntigliose nel suo rapporto al ministro; giacchè aven- 4 vere un uffiziale superiore, bensí si tratta di denegata giu-