Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti II.pdf/328

Da Wikisource.

missione di informarsi anche della capacitá personale del concessionario, poichè non basta che il contratto sia stipu- lato in modo che lo Stato non debba aver danno pecuniario se le macchine non riescono, perchè vi è un danno che nes- suno può risarcire, e le multe che si possono infliggere pon rappresentano che una parte minima, il danno cioè che ne deriva al commercio se sí prolunga l’attuale stato di cose,

Se per essersi vincolati con persona non abbastanza capace le macchine non funzionassero bene, noi avremmo per ri- sultato un danno sensibile per l’imprenditore, ma per sua colpa, ed uno piú grave ancora benchè indeterminato per il nostro commercio, ma per colpa di chi si affidò con troppa facilitá a persona incapace,

La garanzia contro di questo caso sta quindi solo nella ca- pacitá dell’assuntore. Ora le informazioni ed assicurazioni che vengero date alla vostra Commissione sarebbero pertet- tamente tranquillanti. Il signor Orlando è persona valente

nell’arte sua, e l’altestarono diverse opere giá fatte in Genova -

stessa. Nella sua officina vennero fusi due ponti in ferro che servir devono per la Sardegna, il Ministero medesimo fece verificare quell’opera che fu trovata perfetta, produsse di- verse lettere di inglesi che si valsero dell’opera sua e si chia- marono soddisfatti e ciò per alcune parti di macchine che si annoverano fra le piú difficili. Queste doti persuasero la vo- stra Commissione sulla idoneitá dell’assuntore, condizione che riteneva anto piú indispensabile quanto è urgente il bi. sogno, e l’esempio della macchina a vapore altuale ei insegna quanto si debba andar cauti nella scelta del meccanico se si vuole raggiungere lo scopo.

Dietro ciò Ja Commissione è passata all’esame delle modi- ficazioni intredotte nella convenzione in confronto all’antico capitolato. Esse non sono di gran momento avendu, come giá si disse, il signor ministro tenuto fermo a non variare i prezzi primitivi e si limitano quindi nell’aumento dell’anticipazione che nel capitolato antico era pattuita a 200 taîla e fo portata a 300 mila lire, con facoltá inoltre di ammettere a cauzione anche un vaglia steso in carta boliata detta di commercio, di persona riconosciuta solvibite ed accetta al ministro delle fi- nanze, e nell’accordare piú larghi termini all’ultimazione delle macchine di quello prima stabilito, essendosi accordato 9 mesi in luogodi 6 per la provvista di una prima parte delle macchine a vapore ed altri mesi 5 in luogo di 3 per il com- pimento, Dal lato dell’amministrazione pubblica si conseguí il vantaggio che totto il materiale per queste macchine uon che quello necessario per riparare quelle attualmente in uso, dovrá essere costrutto nei cantieri dei regi Stati di ter- raferma,

La sovvenzione portata alle 300 mila, in Iuogo delle 200 mila, costituendo realmente l’innovazione principale, fu l’og- getto del piú accurato esame per parte della Commissione, ed ha potuto convincersi che alle condizioni alle quali è vin- colata, si può accordare senza correre pericolo, perchè dessa non può venir falta ‘che per quinte parfi di lire 60 mila, ed a misurs del progresso dei lavori, rimanendo per la prima rata vincolato anche il materiale pravvisto per le macchine ; oltre questo essendovi ancora la canzione di lire 200 mil: che non rimane svincolata che ad opera finita e callaudata, si ha luogo a credere che sotto questo lato non sí corra pericolo di sorta. Nondimeno la Commissione deve raccomandare al signor mi- nistro delle finanze la dovuta precauzione nell’ammettere il vaglia di cauzione, sí che risponda perfettamente a quella sicurezza che vuole la jegge, I termini dei 6 mesi portati a 9 e quello di 3 portato a 5 sono giustificati anche dalle piú difficili circostanze nelle quali si trovano il commercio e Vin-

dustria in genere in confronto all’epoca nella quale venne redatio il primitivo capitolato. Dall’altro lato la condizione che tatte Ie macchine devono essere costrutte nei regi Stati, quantunque non debba pesare ad un fabbricatore che è sta- bilito a Genova, migliora però d’assai la condizione di chi ne ordina la costruzione, perchè ne può sorvegliare l’anda- mento assai meglio che se venissero costruite in paese estero, oltrechè serve a procurare lavoro a nostri industriali e quanto piú importa a diffondere un genere d’iadustria che diviene sempre piú indispensabile.

Per tutte queste ragioni la vostra Commissione nel mentre deve raccomandare al signor ministro di scegliere sempre a preferenza la via dell’appalto pubblico perl’eseguimento delle opere dello Stato, riconosciuto che oltre l’essere stato tentato, militarono in questo caso ragioni speciali per accettare l’of- ferta in discorso, reputa doversi sanzionare la convenzione 17 febbraio prossimo passato stipulata col signor ingegnere Luigi Orlando e vi propone all’unanimitá che vogliate appro- vare la legge relativa presentata dal signor ministro dei la- vori pubblici. ;

”»

Relazione del ministro dei lavori pubblici (Paleocapa) 20 marzo 1854, con cui presenta al Senato il pro- getto di legge approvato dalla Camera nella tornata del 16 stesso mese,

Sicnori! — La Camera dei deputati in seduta 16 volgente avendo.adottato un progetto di legge presentato dal ministro dei lavori pubblici, in forza del quale il Governo è autorizzato a stipulare definitivamente ed a mettere in esecuzione un contratto passato fra il ministro medesimo e l’ingegnere Luigi Oriando, in data 17 febbraio ultimo, per la scavazione dei porti dello Stato, il sottoscritto si onora di sottoporre ora quel progetto all’esame del Senato.

La relazione alla Camera dei deputati, che andava unita al progetto di legge, e di cui si presenta una copia, riassume le ragioni che mostrano la convenienza del contratto Orlando, le quali il sottoscritto non potrebbe che ripetere al Senato, colla speranza che valgano a convincerlo ed a far sí che, in vista dell’urgenza dell’opera, voglia prontamente prendere ad esame ed adottare la legge proposta.

Relazione fatta al Senato il 24 marzo 1854 dal’uffizio centrale, composto dei senatori Di Collegno Giacinto, Gonnet, Di San Martino, Di Casiagnetto e Della Mar. mora Alberto, relatore,

Siewori! — Nella tornata del 20 scorso il signor ministro dei lavori pubblici deponeva in questo recinto sul banco della Presidenza un progetto di legge, giá stato presentato ed ac- cetiato nell’altra Camera, per l’approvazione di una conven- zione per lo scavamento nei porti dello Stato da stipularsi coll’ingegnere Orlando ; e senza ripetere al Senato le ragioni che dimostrano la convenienza del contratto, giá state svolte nella relazione da lui fatta nella Camera suddetta, il prefato signor ministro univa questa relazione al nuovo progetto, e c’invitava a volere, in vista di urgenza, prendere ad esame ed adottare la legge proposta. _

La vostra Commissione, dividendo pienamente col regio ! Mipistero l’idea di utilitá e di urgenza di questa legge, ed’