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Proroga dell’esercizio provvisorio dei bilanci a tatto maggio 1954.

Progetto di legge presentato alla Camera V8 marzo 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle finanze (Cavour).

Signori! — Con tutto il volgente mese ha termine l’auto- rizzazione conferita al Governo del Re colla legge del 29 di- cembre 1853 di riscuotere le tasse ed imposte e di pagare le spese relative all’esercizio 1834.

Allo stato cui trovansi i lavori per l’esame dei bilanci di quell’esercizio potendosi con fondamento ritenere che la de- finitiva approvazione loro non possa avere luogo prima del finire di maggio venturo, il Governo reputa indispensabile di sottoporvi il necessar.o progetto di legge onde siagli conti- nuata la facollá di esercire provvisoriamente fino a tutto maggio suddetto il bilancio del 1854.

PROGETTO DI LEGGE.

Articolo unico. La facoltá di riscuotere le tasse ed im- poste sí dirette che indirette, di smaltire i generi di priva- tiva demaniale, e di pagare le spese dello Stato concessa al Governo del Re colla legge del 29 dicembre 1853, è proro- gata a tutto il mese di maggio del corrente anno.

Reazione fatta alla Camera il 13 marzo 1854 dalla Commissione composta dei deputati Brignone, Rossi, Baino, Demarchi, Lanza, Valvassori e Mantelli, rela- tore.

Sicwoni! — Le stesse ragioni che indussero Ia Camera ad accordare al Governo la facoltá di riscuotere sino a tutto il volgente mese le tasse ed imposte e di pagare le spese rela- tive all’esercizio 1854 vigendo tuttora, dappoichè non venne sinora approvato per legge il bilancio attivo e passivo del corrente anno, nè sembrando probabile che prima del mese di maggio prossimo ciò possa avere compimento, la vostra Commissione unanime, ed in conformitá del mandato che ri- cerette da (tutti gli uffici, non può a meno di proporvi di ac- cordare la prorogazione dell’esercizio chiestovi dal Mini- stero.

Relazione del presidente del Consiglio ministro delle finanze (Cavour) 20 marzo 1854, con cui presenta al Senato il progetto di legge approvato della Ca- mera nella tornata del 14 stesso mese.

Stexoril — I bilanci attivo e passivo del corrente anno non essendo stati finora approvati per legge nè sembrando pro- babile che possano esserlo prima di maggio venturo, la Ca- mera dei deputati nella tornata del 14 volgente ebbe ad adot- tare il progetto di legge presentato dal Ministero, in virtú

il

dei quale la facoltá fatta al Governo colla legge del 29 dicem- bre 1853 di riscuotere le tasse ed imposte sí dirette che in- dirette, di smaltire i generi di privativa demaniale, e di pa- gare le spese dello Stato relative all’esercizio 1854, verrebbe prorogata a tutto il mese di maggio suddetto.

I» ora l’onore di sottoporre il progetto di Jegge anzidetto alle deliberazioni del Senato.

Relazione fatta al Senato il 21 marzo 1854 dall’ufficio centrale composto dei senatori Regis, Desambrois, Di Pollone, Cagnone, e Marioni, relatore.

Sicnori! — L’autorizzazione accordata al Governo colla legge del 29 dicembre 1853, di riscuotere per l’esercizio del 1854 nella misura stabilita dai bilanci pel 1855 le tasse ed imposte sí dirette che indirette, di smaltire i generi di pri- valiva demaniale secondo le vigenti tariffe, e di pagare le spese ordinarie d’ogni sorta, e le straordinarie che non am- mettono dilazione, essendo limitata al 3{ del corrente mese di marzo, un nuevo progetto di legge viene sottoposto alle vostre deliberazioni per prorogare tale facoltá a tutto il mese di maggio prossimo,

I motivi che determinarono il Senato ad accordare il suo voto favorevole alla legge succitata sussistendo tuttora, poi- chè non è sperabile che possano essere approvati tutti i bi- lanci entro if mese che volge, ed anzi è a presumere che sará per protrarsi verso il fine di maggio la loro sanzione, il vostro ufficio centrale, spinto dalla necessitá e dall’urgenza di assicurare il pubblico servizio, unanime m°ha dato l’ono= revole incarico di proporvi l’adozione pura e semplice della legge presentata dal presidente del Consiglio, ministro di fi» nanze, punto pon dubitando che, lungi dal succedere il caso di altre proroghe, il Governo terrá mano a che d’ora in poi possano essere a tempo debito approvati i bilanci e sieno resi pubblici i ruoli, a scanso degli inconvenienti cui sempre dá luogo il soverchio lamentato rifardo.

Bilancio dell’esercizio 1855,

Relazione generale presentata alla Camera l8 marzo 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle fi- nanze (CAVOUT).

Sienori! — Compienda alle prescrizioni della legge del 23 marzo 1853, per quanto lo s’afo anormale delle cose lo com- porti, abbiamo l’onare di sottoporre alla vostra approvazione i bilanci attivo e passivo dell’anno 1853.

I bilanci dell’anno corrente essendo stati compilati or sono pochi inesi, e non essendo ancora stati nè discussi nè appro- vati, abbiamo creduto, onde evitare inutili ripetizioni, che quelli dell’anno venturo potessero essere redatti per cate- goria, limitandoci a svolgere in articoli quelle di esse che presentavano alcune variazioni rispetto al precedente bilan- cio. Ond’è che una gran parte delle spiegazioni e degli alle- gati che giá avete sott’occhio debbono reputarsi comuni ai due bilanci,

Ciò premesso vi esporremo i risultati complessivi che pre- sentar debbe, a seconda delle nostre proposte, jl bilancio del futuro esercizio,