Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti II.pdf/580

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Relazione fatta al Senato 1 29 maggio 1854 dall’uffi- cio centrale composto dei senatori Colli, Sauli, Fran- zini, Colla e Prat, relatore.

Sicnori £ — I motivi che hanno indotto il Ministero a chie- dervi l’autorizzazione di una spesa straordinaria per l’acqui- sto d’artiglierie di ferraccio sono bastantemente svolti nella loro dichiarazione che accompagna il progetto di legge ora sottoposto alle vostre deliberazioni, perchè il vostro ufficio centrale non abbia esitato a riconoscerne l’opportunitá; per cui, e ritenuto che tale spesa sará ampiamente compensata dal prodotto della vendita di bocche a fuoco di bronzo fuori servizio, ho l’onore di proporvi.a nome del detto uffizio l’a- dozione dell’articolo unico di-cui si compone la legge.

Altra spesa straordinaria per l’acquisto d’artiglierie di ferraccio.

Progetto di legge presentato alla Camera i128 novem- bre 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle finanze (Cavour).

Sicwori! — Coi bilanci degli ultimi trascorsi anni, e me- diante lo stanziamento in ispeciali categorie di essi di appo- siti fondi, il Ministero di guerra ha provvisto pressochè intie- ramente allarmamento delle piazze interne dello Stato, alla formazione d’un conveniente traino d’assedio fornito di ogni suo occorrente, ed al compimento di quello da campagna.

Rimane ora a provvedersi egualmente per le piazze e hat- terie marittime, fra le prime delle quali l’essenzialissima di Genova stessa difetta in molte parti dell’appropriato arma- mento, mentre le seconde devono considerarsene affatto provviste, non avendovisi che pochissime bocche da fuoco generalmente fuori di servizio e di modelli e calibri ripro- vati.

A riparo di siffatto urgente bisogno, e per restringere il numero eccessivo di batterie di costa esistenti per lo passato, e poterne cosí convenientemente armare quelle almeno di maggiore importanza sia sotto l’aspetto militare che del com- mercio, approvavasi testè un riordinamento sul sistema di difesi pel nostro littorale marittimo, base del cui armamenio si fu l’adozione di artiglierie di ferraccio di grosso calibro in correlazione di quelle adoperate sui legni da guerra dalla generalitá delle potenze marittime diverse.

Per dar quindi principio all’attivazione del concertato si- stema, il Ministero chiede lo assegnamento per P’esercizio 1885 di una spesa straordinaria di lire 100 mila da erogarsi nella compra di artiglierie di ferraccio.

Le consimili artiglierie, fin qui incettate all’estero, am- monfarono, prezzo comune, a 50 in 5Ò centesimi per ogni chilogramma. Fatto ora calcolo, abbondevolmente, che le 0- dierne politiche circostanze possono cagionare aumento nel- l’indicato prezzo recandolo a centesimi 70 per ogni chilo»

gramma, la richiesta somma sará tuttavia sufficiente per lo acquisto di 42 bocche da fuoco del peso di chilogrammi 3250 caduno, quali si propongono in numero 21 cannoni da LO, e 21 obici da centimetri 22 (da costa), rimanendovi tut- tavia su di essa un margine bastante per provvedere alle e- ventualitá impreviste della commessa.

Alla utilitá ed anzi alla necessitá del richiesto assegno stra- ordinario, stato giá compreso dal Ministero di guerra in ap-

Sessione DEL 1862-54 — Documenti — Val, Il, ATA

posita categoria sotto il numero 70 del progetto di bilancio 185%, si aggiunge che adesso si può ottenere compenso, come nei trascorsi anni, colla vendita di bronzo in artiglierie fuori servizio, di cui si ha ancora nei magazzini un competente fondo, oltre alle riserve necessarie alla fonderia del regio ar- senale, del quale prodotto risultante dal qui annesso specchio si può pertanto fare stanziamento nel bilancio attivo 1855. Epperò il Ministero, onde possa essere nei prescritti modi autorizzata la spesa straordinaria addimandata e venire in- scritta definitivamente nel bilancio nell’occasione della di- scussione di questo, a termini dell’articolo 7 della legge 23 marzo 1853, ha l’onore di presentare alla Camera il presente

PROGETTO DI LEGGE.

Articolo unico. La spesa straordinaria nuova di lire cento- mila, proposta nel progetto di bilancio 1885 del Ministero di guerra per la provvista d’artiglierie di ferraccio, è approvata,

Relazione fatta alla Camera il 15 febbraio 1855 dalla Commissione composta dei deputati Durando, To- relli, Brunet, Rossi, Quaglia, Riccardi Ernesto, e D’Ar- cais, relatore,

Sienoni! — Dal Varo alla Magra lunghesso il littorale ligu- stico, escluso quello che è proprio della cittá di Genova, esi- stevano da fempi antichi 129 opere di fortificazione appel- late forti o batterie, le quali rimasero sotto la dipendenza della regia marina, e furono custodite da un corpo speciale di guarda coste, fino all’anno 18553, in cui ne fu affidata la direzione e la custodia al corpo reale d’artiglieria. Cotali opere di difesa, buone pei tempi in cui furono erette, come lo erano le torri e le batterie che esistevano sul littorale del- l’isola di Sardegna, perdettero assai della loro importanza coi progressi che si fecero nelle costruzioni navali e nel perfe- zionamento del tiro e della gittata delle bocche da fuoco; ep- perciò, dopo avere per legge sentenziato il disarmo e l’ab- bandono di quelle di Sardegna, si procedette ‘a una ricogni- zione delle altre poste nel littorale del continente affine di. vedere quali offrissero tuttora qualche valido mezzo di difesa, e-meritassero di essere conservate, e quali invece dovessero riputarsi affatto inutili e abbandonarsi. Questo in- carico fu dato a diverse Commissioni che se ne occuparono per vari anni, e dai loro studi emerse appunto il riordina- mento di cui si fa cenno nella relazione che precede il pro- geito di legge. °

Siccome le bocche da fuoco che vi si chiede di acquistare sono in parte destinate ad armare le batterie o forti che s’in- tende conservare, la vostra Commissione credette suo debito di essere edotta sull’essenza dell’accennato riordinamento prima di proporvi di consentire i fondi occerrenti per {ale armamento. Dall’esame dei documenti avuti in comunica- zione sí ebbe a rilevare che veramente il numero di 25 forti o batterie che si vogliono conservare è tuttora considerevole, che forse non hanno tutte quell’importanza ed utilitá che loro si vuole attribuire, e molte di esse, tutto ben ponderato, sa- ranno ancora da abbandonarsi; ma questa questione non do- veva occupare da Commissione, la quale ne tenne conto sol- tanto per fissare le sue viste sulia domanda che forma 1’ og- getto della legge, mentre la questione della conservazione @ no di tutte o di parte di esse dovrá venire in campo, come