Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti II.pdf/730

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ed accurata ispezione della strada dichiarò, consuo rapporto del 9 marzo ultimo passato tuite regolarmente e lodevol. mente eseguite le opere risultanti dal deconto finale , rida- cendo però a calcolo positivo tutte quelle somme che, man- canti di sufficienti giustificazioni, non potevano regolarmente figurare a credito dell’impresa,

Questo decreto, cosí in oggi precisamente rettificato colla deduzione delle somme che eransi riconosciute dal collauda- tore ind.bilamente accreditate all’impresa, presenta una spesa complessiva di lire 630,011 27, da cui deducendo i pagamenti successivamente fatti sia come prezzo di appalto,

1 sia coi suddetti maggiori assegni, l’avere dell’impresario An-

dreoli rimane ancora di lire 126,607 97.

Per far fronte a tale spesa non si ha disponibile verun fondo nel bilancio 1853 nè in quello del 185", non essendosi all’epoca della formazione di quest’ultimo avuti sufficienti dati per stabilirne nemmeno per approssimazione l’amon- tare, e fu solo all’epoca in cui si compilava il bilancio del 4853 che si potè, sopra basi che parvero abbastanza sicure, domandare lo stanziamento di lire 135,228 45 alla categoria n° 8 per Poggetto di cui si tratta. ©

Ma oltrechè potrebbe succedere che fosse protratta di qual- che mese l’approvazione di questo bilancio, per cui l’Ammi- nistrazione, mancando dei mezzi di soddisfare alle vive ed incessanti domande dell’impresa, venisse esposta a pretese

f non infondate di danni ed interessi, si è poi riconosciuto non

consentaneo ai prineipii di contabilitá di far gravitare sopra il bilancio del 1855 una spesa giá consunta ed avente tratto agli anni 1853 e retro. Eppertanto il Ministero è venato nel-

i l’intendimento di presentarvi, o signori, un progetto di legge

per l’approvazione della maggiore spesa sovrameotovata di lire 126,607 97 alla categoria n° 24, Strada reale di Piacenza, del bilancio 1853 dei lavori pubblici, nella quale all’articolo 4 giá erano state allogate, come si è detto, per le opere della sistemazione di cui si tratta, lire 41,000.

Mediante l’adozione di questo progetto di legge, rimarrá di niun effetto lo stanziamento delle lire 138,228 45 proposto nel bilancio 1885.

Li

i | PROGETTO DI LEGGE.

Art. 1, È approvata la maggiore spesa di lire 126,607 97, occorsa per le opere di sistemazione del tratte di strada reale discorrente nella provincia d’Asti, appaltate a Gievachino Andreoli con atto del 24 febbraio 1849.

Art. 2. Pel pagamento della suddetta maggiore spesa è a- perto un credito sepplementario della corrispondente somma di lire 126,607 97 alla categoria n° 24 Strada reale di Pia- cenza, iscritta nel bilancio dei lavori pubblici pel 1853.

Relazione fatta alla Camera il 10 giugno 1854 dalla Cagnmissione composta dei deputati Ara, Spinola Domenico, Polto, Pezzani, Debenedetti, Monticelli e Torelli, relatore.

Sicnoni ! — Nella tornata del 24 maggio passato il signor

“ministro delle finanze vi presentava un progetto di legge per

allogare nel bilancio del corrente anno la somma necessaria

per le maggiori spese occorse nella sistemazione della strada reale di Piacenza lungo la sua percorrenza nella provincia di Asti.

I vostri uffici quasi unanimi avevano dovato censurare il modo ‘col quale erasi proceduto in tale affare da parte del» ingegnere incaricato della direzione delle opere. La rela- zione ministeriale dice che le opere di sistemazione furono ultimate nel giugno del 1852, ma non fu che nel trasmettere proposizioni pel bilancio del 1853 che l’ingegnere provin- ciale d’ Asti rappresentò conve ben altre maggiori spese fos- sero occorse pel compimento delle opere. Nel deconto pre- sentato poi il 14 novembre dello stesso anno si facevano sa- lire a lire 201,734 02 oltre il prezzo d’appalto. Ciò parve sí esorbitante ad uno dei vostri uffici che incaricò il suo com- missario di verificare in modo speciale se dal contratto sti- pulato coll’appaltatore Andreoli risulti il diritto nell’inge- gnere provinciale di poter ordinare opere nuove per sí in- - gente somma, e l’obbligo nell’appaltatore di eseguirle. Esa. minato dalla vostra Commissione il contratto relativo, che porta la data del 24 febbraio 4849, risulta realmente dall’ar- ticolo 2 del medesimo che parte delle opere dovevansi ese- guire a misura per la quantitá che sarebbe risultata e che Pappaltatore doveva somministrare ogni occorrente per il prezzo convenuto e col ribasso da lui fatto nella sua sotto- missione, ed in questo era tenuto ad ottemperare agli ordini dell’ingegnere direttore.

Ma, se hon si può impugnare il diritto nel dare questi or- dini, rimane indubitato che censurabile fu quel procedere dell’ingegnere provinciale che faceva eseguire nel corso del- Pimpresa maggiori opere senza far precedere tutte le pra- tiche volute dai regolamenti.

Il Ministero dei lavori pubblici cercò regolarizzare per quanto era possibile questo procedere collo spedire un ispet- tore del Genio civile sul luogo, il quale riconobbe la neces- sitá delle opere, e riformò il deconto finale dell’impresa. in- caricato poi lo stesso ingegnere della collaudazione di tulte le opere, dichiarò, dietro una nuova ed accurata ispezione della strada, con suo rapporto in data 9 marzo corrente anno, che tutte le opere sono regolarmente e lodevolmente eseguile, ed è in seguito a questo collaudo che l’appaltatore risultò in eredito di lire 126,607 92, la qual somma, riferendosi ad opere giá consumate negli anni 1855 e retro, vuolsi inseri- vere al bilancio 1854.

La vostra Commissione, nel mentre vi propone unanime di approvare il progetto di legge, reputa suo dovere d’invi- tare il signor ministro a voler diffidare i suoi subalterni a non permettersi simili arbitri, poichè non è il fatto del- Paumento sulla somma prevista, benchè fortissimo, che ba potuto far breccia, essendo nel caso concreto giustificato ‘ anche dalle maggiori opere occorse per lo straordinario con- corso che ebbe luogo su quella strada durante il servizio pe- riodico stabilito per supplire alla lacuna della ferrovia fra Dusino e Villafranca; ma sibbene Pirregolaritá del procedere, nessun genere d’opere richiedendo per sua nalura una mag- giore esattezza e precisione di controlleria che le opere di aggiunta, come quelle appunto che danno piú facilmente luogo alle contestazioni cogli appaltatori, del che ne porge esempio questa medesima pratica e la riduzione operata dal signor ispettore sulle pretese dell’appaltatore.