Pagina:Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu/140

Da Wikisource.
120 traduzioni e riduzioni


giuramenti

Dice che mia, sol mia vuol essere donna la donna
     mia; no, d’altri; se lei Giove solleciti, no!
Dice; ma quello che dice a l’adoratore la donna,
     scrivi nel vento ch’è vano, uomo, e ne l’acqua che va!


contradizione

Lesbia, un tempo volevi conoscere solo Catullo:
     Giove, di fronte doveva essere un nulla per te.
Bene ti volli allora; nè quel che si vuole a l’amica
     solo! oh! s’amano i suoi generi e figli così!
Ora ti so. Sicchè più forte, è vero, la febbre
     m’arde, ma cara non puoi essermi, femmina, più.
Come? Perchè fa tanto un tradimento, a chi ama,
     bene volere di meno... ah! ed amare di più!


l’inestricabile

L’anima a tal m’è giunta per tua, mia Lesbia, colpa,
     tanto per amor tuo male si fece da sè;
che nè ti può più bene volere per buona che torni,
     nè per cattiva che resti, altro volere che te.