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aggiungere che lo stesso avviene godendo. L’unica differenza è che il godimento somiglia alla serenità e perciò inganna e fa perdere piú tempo, mentre soffrire costringe subito a indurirsi e tendersi.

In sostanza per trasformare il piacere in serenità bisogna che questo sia diventato noia. Alla serenità del resto si giunge sempre attraverso la noia. Anche il dolore per diventare creativo deve prima farsi noia.

Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno del loisir fantastico per creare. In esso la noia si coagula in concezioni.

4 maggio.

Fare qualcosa che non sia scopo a se stesso (come invece soffrire o godere) ma rivolto a un’opera, dà la serenità perché interrompe la noia senza impegnarci nella catena subita di sensazioni e sentimenti, e permettendoci invece di vedere dall’alto (serenità) un organismo che accetta leggi da noi (la nostra opera).

Di tutto il lavoro umano, e quindi anche dell’arte, l’elogio piú grande è che ci consente di vivere in serenità, cioè di sfuggire al determinismo e imporre noi una legge alla materia e contemplare questa disinteressatamente nella sua azione.

Quello che i greci dicevano della filosofia, che è contemplazione disinteressata e quindi l’attività piú sublime, diciamolo di qualunque tecné che è vita disinteressata e cioè creazione di catene causali.

Se però l’obiezione al piacere consiste nell’insoddisfazione stracca che resta dopo il godimento, non si vede come si salvi la produzione di opere, che dopo l’esecuzione lasciano insoddisfatti e stracchi come un piacere qualunque.

Resta l’opera, vero, ma basta? Resta il pensiero che l’opera — realtà staccata — vive di vita sua e fa del bene tra gli uomini. Ecco allora che la felicità è inseparabile dalla dedizione di sé agli altri. Resta, quindi, che si è felici soltanto uscendo da se stessi (altra critica a piacere e dolore), che si è felici soltanto per la tangente, andando in una direzione e trovando, senza cercarlo, un piacere laterale che non si possa considerare risolto nella soddisfazione del nostro scopo immediato. In sostanza, questa è un’astuzia per assi-