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352 1949

tica immobile vita, che cosa ha di meno che te? Che cos’è tutta la molteplice esperienza, davanti a questo? Per 70 anni ha vissuto come tu nell’infanzia. C’è qualcosa che dà i brividi. Questo vuol dire, ignorare la storia.

1° luglio.

Una persona seria e vera, priva dello «Spirito», sarà, nella sua vita, testarda. Ciò perché, senza spirito, la lettera uccide. S’attaccherà alla lettera delle cose, dei pensieri, dei sentimenti, come per dar loro una consistenza una realtà che altrimenti non avrebbero.

Stasera, a Pavarolo nella cena coi tre G. e E. e N. e M., sentito per la prima volta — oggettivamente — la decadenza fisica, l’incapacità di fare uno sforzo, un salto, un exploit. Stato male e storto tutta la sera. Per salvarmi, odiavo il mondo, l’uomo, la compagnia. Vecchia storia.

Oggi venuta la Fil., che conosce Fed., che conosce Mar. Detto che mi serba rancore perché famoso e perché sempre nominato dalla Mar. Tratto facile, comune — la sfacciata ingenuità. Non c’è niente.

27 luglio.

La parola che descrive (echeggia) un rito (azione magica) o un fatto dimenticato o misterioso (evocazione) è la sola arte che m’interessa. Rendere direttamente la vita — se fosse possibile sarebbe inutile — perché l’uomo s’interessa soltanto a un rito o a una realtà occulta.

30 luglio.

Scorrendo le brutte copie di Lavorare stanca, trovato nei fogli