Pagina:Pavese - Romanzi Vol. 1, Einaudi, 1961.djvu/221

Da Wikisource.


— Una volta, starle insieme era un divertimento, — disse Guido allegro. — Questo studio ne ha viste di belle.

— Ne vede ancora, — disse Ginia, — Amelia e Rodrigues non perdono tempo.

Guido la guardò tra serio e ridendo. Faceva già sera, e la sua espressione s’indovinava appena. Ginia aspettò una risposta che non venne. Dopo un lungo silenzio Guido disse: — Mi piaci, Ginetta. Sai, mi piaci perché non fumi. Le ragazze che fumano hanno tutte qualche complicazione.

— Qui non c’è quell’odore di vernice che si sente dai pittori, — disse allora Ginia.

Guido si alzò e cominciò a infilarsi la giacca. — È l’acqua ragia. È un buon odore — . Ginia non seppe come, ma se lo vide davanti e sentí che una mano le sfiorava la nuca, mentre lei sbarrava gli occhi come una stupida e urtava con l’anca nel tavolo. Rossa come un carbone si sentí Guido addosso che diceva: — L’odore che hai tu sotto le ascelle è piú buono dell’acqua ragia.

Ginia gli diede uno spintone, trovò la porta e corse via. Si fermò soltanto per prendere il tram. Dopo cena, andò al cinema per non pensare piú a quel pomeriggio.

Ma piú ci pensava e piú capiva che sarebbe tornata lassú. Era per questo che si disperava: perché sapeva di aver fatta una cosa ridicola che una donna alla sua età non doveva piú fare. Sperava soltanto che Guido fosse offeso con lei e non cercasse piú di abbracciarla. Si sarebbe pestata perché, gridandole Guido qualcosa giú dalla scala, lei non aveva ascoltato se le diceva di tornare. Per tutta la sera, nel buio del cinema, pensò con male al cuore che, qualunque cosa decidesse al momento, tanto ci sarebbe tornata. Sapeva che quella voglia di rivederlo e di chiedergli scusa e dirgli che era stata una stupida, l’avrebbe fatta ammattire.

Ginia non ci andò l’indomani ma si lavò sotto le ascelle e si profumò tutta. Si convinse ch’era stata colpa sua se l’aveva eccitato, ma in certi momenti era contenta di aver avuto quel coraggio perché adesso sapeva che cosa innamora gli uomini. «Sono queste le cose che Amelia sa bene, — pensava, — ma lei per saperle ha dovuto sprecarsi».

Trovò Amelia e Rodrigues insieme, al caffè. Appena entrata ebbe paura che sapessero ogni cosa, perché Amelia la guardò con una faccia, ma dopo un momento Ginia era già tranquilla e fin-


217