Pagina:Pavese - Romanzi Vol. 1, Einaudi, 1961.djvu/358

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la bionda? — disse. Io cercavo di fare i passetti perché quella strada durasse di piú.

Poi fummo in piazza e si fermò. — Andiamo ancora in qualche posto, — dissi piano.

Linda disse: — Non sai dove sto? Se mi prometti di andartene subito, vieni a trovarmi.

Cosí salimmo quella scala e avevo il sangue che batteva. La baciai molte volte e ci fermammo nel buio. Lei disse: — Saliamo.

Aprí la luce in una grande anticamera vuota. C’era odore di stoffa e soltanto un armadio. — Qui di giorno lavora la sartoria, — mi disse. Spense la luce e dalla vetrata in fondo venne il riflesso leggero dei lampioni. — Vivo in una stanza che è come una scatola — . Traversammo la lunga anticamera buia, e aprí una porta e accese dentro. Entrai dopo di lei.

Quella notte mi disse che bisogna esser calmi e non dipendere dagli altri. Da nessuno. — Dunque vedi, — le dissi. — Madre e sorelle sono un’altra cosa, — disse lei. — Non bisogna montarsi la testa — . E mi disse che Amelio era un uomo che mai si montava la testa. Per questo era riuscito a farsi la moto. — Si può anche ubriacarsi, — mi disse, — si può andare dovunque. Ma poi se hai casa torna a casa. Tu hai la chitarra, — diceva, — e il negozio.

— Vale la pena? — dissi. — Vedi che Amelio ha perso tutto.

— Lascialo stare, tu non sai chi sia, — diceva. — Amelio è in gamba, sta’ tranquillo. Ma nemmeno con lui devi montarti la testa. Non deve farti pena — . Io le chiesi perché non voleva ammettere che era stata la ragazza di Amelio. — Perché no, — mi rispose. — Stavamo insieme ma eravamo come adesso.

— Gli hai veduto che gambe ha adesso?

Linda mi strinse con le braccia e non parlò.

Dissi piano: — È venuto qui da te anche lui?

— Se ne fan tante, — disse Linda. — Credi che lui, se fosse in te, ci penserebbe?

Poi mi diede anche il tè, che scaldò sulla piccola stufa. Era l’unica luce nella stanza quel riflesso rosso della stufa. Quando uscii non accese la luce. Mi abbracciò sulla porta e disse piano: — Domani al caffè.

Anche stavolta era mattina. Non si vedevano ancora i tram ma si sentivano lontano. Faceva un freddo da montagna, i lampioni ballavano al vento. Guardando la torre Littoria, pensavo a quel-


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