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per conseguenza, è dato arguirne che quella lezione era scaturita da una quasi unanimità di sentimenti, che ne accresceva la gravità e l’importanza.

Allora, giusta il brutto vezzo notato dal Rossi di concedere tardi e quasi per forza, in quei quattro di che intercedevano fra il 4 e l’8 novembre, giorno in cui doveva succedere la pomposa festa del possesso che il Papa andava a prendere della Basilica Lateranense, Pio IX ampliò una commissione nominata dal suo predecessore per la riforma dei Codici civile e penale, introducendovi otto dotti giureconsulti laici, ne nominò una, pure in maggioranza di laici, per provvedere al vagabondaggio e faceva pubblicare dal Cardinale Gizzi una notificazionne in cui si stabiliva la costruzione delle strade ferrate e si indicavano le linee che sarebbero state costruite.

E l’entusiasmo per Pio IX si riaccese di nuovo e il giorno 8 novembre egli fu fatto segno alle più vive popolari ovazioni.

Ma, siccome il partito del progresso aveva ottenuto le accennate magre soddisfazioni, il partito reazionario volle la sua; onde il Pontefice, perseguir sempre e fedelmente la politica di altalena, pochi giorni dopo mandò fuori l’Enciclica Qui plurimis jam ab hinc annis in cui, riaffermando tutte le dottrine dogmatiche della Chiesa, condannava tutte le massime contrarie ai principii da essa proclamati, biasimava e dannava le sètte, le società per la diffusione delle bibbie tradotte in volgare e i libri avversi ai dogmi, alla morale e agli ordini stabiliti.

Intanto però il popolo romano, per così lungo tempo creduto assonnato, si svegliava: esso si associava ai proscritti rimpatriati, ai condannati usciti dal carcere e - ciò che più importava - al popolo si univa la plebe, fiera, orgogliosa, ignorante si, ma di animo generoso, la plebe, che, nel 1831, si era mostrata ancora retrograda e reazionaria e che ora, mercè l’iniziativa presa dal Papa novellamente eletto, sotto l’ascendente che sopra lei esercitava quel generoso, laborioso, agiato, intelligente, sebbene rozzo ed incolto, disinteressato e ardente patriotta che era Ciceruacchio, si palesava accesa da sentimenti liberali e moderni.

Il sangue cominciava a circolare rapidamente, per adoperare una frase di Pellegrino Rossi, in quel corpo che pareva esanime: onde l’11 novembre, promosso dal Montecchi, dallo Ster-