Pagina:Pellegrino Rossi e la rivoluzione romana I.pdf/187

Da Wikisource.

capitolo quarto 179

traeva al risentimento della folla e, fra pericoli e peripezie numerose, lo conduceva con la moglie in Inghilterra»1.

Mi è appena necessario accennare quali effetti instantanei e violentissimi producesse quell’avvenimento in Italia. A Milano le notizie di Vienna, giuntevi il 17, suscitarono il 18 la rivoluzione contro gli Austriaci, la quale si protrasse, con prodigi di eroismo da parte del valoroso popolo milanese, per le famose cinque giornate e si conchiuse con la espulsione degli stranieri dalla capitale lombarda, avvenuta il 22 dello stesso mese di marzo. Il 23 marzo Carlo Alberto, fattosi cavaliere dell’Italia oppressa, passava il Ticino alla testa dei suoi gagliardissimi Piemontesi.

A Roma quelle novelle, succedutesi, con rapidità fulminea, le une alle altre, avevano tratta la popolazione al delirio. Atterrato lo stemma austriaco al palazzo di Venezia, illuminata tutta la città, apertesi le iscrizioni dei volontari per la guerra santa di Lombardia e, in tre giorni, raccoltisi e ordinatisi, alla meglio, tremila giovani, animati di santo entusiasmo, partivano alla volta di Bologna, sotto gli ordini dei generali Giovanni Durando ed Andrea Ferrari, intanto che tutte le milizie regolari dello stato romano venivano indirizzate verso il Po. L’ora solenne, l’ora decisiva, da tre secoli invocata, implorata, desiderata da dodici generazioni d’italiani, era suonata! Quale penna potrebbe descrivere al vivo, così da rendere nella sua realtà, coi suoi entusiasmi, con la sua fede, con le sue lacrime di gioia, la grandezza meravigliosa di quell’ora? Io che scrivo ricordo, benchè fossi fanciullo, così come le vedessi ora, le bellezze epiche di quelle giornate e vedo ancora quelle schiere balde e risolute di giovani - i quali mai avevano udito fragor d’armi - mosse ed accese dal solo nobilissimo desiderio di far libera la patria dallo straniero, avviarsi al campo, fra i fiori, i plausi e le lacrime di tutto un popolo affollato sul loro cammino: piangeva mio padre, fremente di non poter partire, perchè unico sostegno di cinque figli tenerelli e piangevo anch’io.

A quei giorni Pellegrino Rossi si era ritirato, da privato, all’Hôtel d'Angleterre, in via Borgognona, dove riceveva pochi

  1. Metternich e Flathe, op. e loc. cit.