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capitolo sesto 317

un’idea delle fiamme che divampavano in quell’ambiente oda il lettore che cosa scriveva Cesare Correnti sulla situazione che avea prodotta la morte del Rossi, il rivolgimento del 16 novembre e la fuga di Pio IX; «Pio IX se ne è fuggito da Roma, come un disertore. E veramente disertò la causa della giustizia da quel dì che niegò di prender parte alla guerra santa dell’indipendenza e non osò maledire l’assassino croato, stupratore delle donne e ladro sacrilego delle chiese. Povero Pio IX! Egli era stato mandato a rigenerare la cristianità, ed a liberare l’Italia, ed ora, aggirato da perfidi consigli, abbandona il suo posto e rifiuta la gloria di essere il secondo salvatore... Perdoniamo al traviato, preghiamo per lui...»nota.

E, dopo avere, in tutti i successivi Bollettini, lodata Roma, la popolazione e la civica di Roma e il ministero Mamiani, nel Bollettino 9 soggiunge, parlando degli atti di Pio IX, rifugiato a Gaeta:

«Di là scrisse, se pure scrisse proprio lui, un decreto non controfirmato da alcun ministro responsabile, nominando una Commissiono governativa e annullando tutto quello che aveva concesso dopo il 16 novembre. Ora come può codesta Commissione, senza mandato determinato, senza nomina legale, accordarsi con lo statuto concesso irretrattabilmente da Pio IX ai suoi popoli? Il Parlamento, dopo un atto tanto strano e inconsiderato, non avrebbe potuto dichiarare ribelle alle leggi fondamentali dello stato il fuggitivo Pontefice? Ma invece, con moderazione che è lodevole, perchè usata verso un uomo buono, comunque ingannato, verso un uomo che noi tutti abbiamo amato passionatamente, si accontentò di dire; il capo del potere esecutivo, non sappiamo come, nè perchè, ci manca; egli trovasi sotto guardia di una potenza più che sospetta; noi lo consideriamo come prigioniero e, però, come si usa in simili casi, nominiamo una reggenza che governi in suo nome, finché egli possa restituirsi alla sua sede.

«E la reggenza è nominata, Roma non perdette un istante la sua calma; il popolo è confidente e tranquillo, le province 1

  1. Cesare Correnti, Bollettini dell’emigrazione 1848—49, ristampati a Milano dal dott. Francesco Vallardi, 1876, bollettino 2 in data 30 novembre 1848.