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capitolo settimo 335



MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA.

N. del protocollo riservato 203.

Roma, 3 settembre 1849.

A pronta evasione della seconda parte della richiesta fatta col pregiato foglio del 1° corrente, ricevuto ieri dal sottoscritto ministro, richiamato dall’officio fiscale l’incarto iniziato sull’omicidio del Conte Pellegrino Rossi, già ministro dell’interno, lo inoltra qui annesso alla S. V. Ill.ma, pregandola di un cenno di ricevimento.

Sulla prima parte del foglio medesimo (?) si riserva di dare riscontro fra poco.

Intanto con sensi di distinta stima si conferma

Di V. S. Ill.ma

Dev.mo servitore
il ministro di grazia e giustizia
A. Giansanti1.


Signor avvocato Bertini
Presidente della Commissione direttrice
delle procedure criminali
(con processo).



Il presidente Bertini incaricò della prosecuzione del processo contro gli uccisori di Pellegrino Rossi il giudice processante avvocato Francesco Cecchini2, il quale non appare dagli atti processuali che si desse gran da fare; giacchè soltanto dopo due mesi, e cioè il 3 novembre 1849, riproduceva, nel processo a lui affidato, gli esami di Ilario Tozzi e di Antonio Sprega, i cui originali esistevano nel processo col titolo Di più delitti contro Francesco Gianna, Giuseppe Casanova, Giovanni Battista Fortuna ed altri.

Ilario di Luigi Tozzi, romano, di anni 30, impiegato, aveva deposto, avanti al giudice incaricato del suddetto processo Di più delitti, quanto segue:

«Mi sono trovato presente ancora all’uccisione del ministro dell’interno signor Conte Pellegrino Rossi, avvenuta il 15 novembre 1848, nell’atto che il medesimo si recava all’apertura della Camera dei deputati. In quel giorno, mosso da curiosità,

  1. Processo, foglio 38.
  2. L’avvocato F. Cecchini era nato in una delle frazioni del comune di Preci, mandamento di Norcia, nell’Umbria. Era uomo di pronto ingegno e reputato abilissimo nel sistema suggestivo e, perciò, dal presidente della Commissione dei processi politici fu scelto a condurre la procedura importantissima contro gli uccisori di Pellegrino Rossi.