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capitolo settimo 337

i componenti le due ali se ne partirono, dirigendosi verso il portone per uscire e io vidi che il Conte Rossi, rimasto solo col suo sostituto Righetti, aveva ricevuto un colpo nella parte sinistra del collo, colpo ch’io non vidi vibrare, ma che dovette essere scagliato certamente nel momento che le due ali si strinsero intorno a lui, nell’atto, che fu dato il colpo alla parte destra da quello della daga. Di tutti quanti componevano le dette due ali non riconobbi altro che il figlio del notissimo Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio, che non so come si chiami, ma che è quello che seguì, anzi apparteneva, ai legionari di Garibaldi a cavallo, che è giovane piuttosto rosso, tozzuto e bassotto, e che meglio di così non saprei descrivere, ma riconoscerei certamente, e che era vestito alla vicentina come gli altri e portava, mi pare, il cappotto civico sulle spalle, e che certamente era nella lega cogli altri, senza che possa precisare le parole e la parte presa nella esecuzione dell’omicidio suddetto, avendolo solo veduto parlare insieme cogli altri, stare insieme con essi nel formare le due ali, stringersi con essi insieme attorno al ministro e con essi insieme partire, consumato il delitto. L’individuo bassetto vestito alla vicentina, che vibrò il colpo al Conte Rossi colla daga a parte destra, era un giovane pallido, senza barba, non so come si chiami, meglio di così non saprei descriverlo, mi sembrò che potesse avere circa vent’anni e se lo vedessi non lo riconoscerei».

Ho voluto riferire testualmente, e per intero, la deposizione del Tozzi per due ragioni: innanzi tutto perchè la descrizione della drammatica scena da lui fatta è una delle più particolareggiate ed è confermata poi, dal più al meno, da altre quaranta deposizioni di testimoni oculari; in secondo luogo perchè questi, che è il primo testimonio del fatto che appaia in processo, indica un nome solo, quello di Luigi Brunetti, che è il primo attore della tragedia del palazzo della Cancelleria e che, in seguito alla deposizione del Tozzi, è il primo a figurare fra quelli dei sette cospiratori contro la vita di Pellegrino Rossi.

Dopo quella prima parte della deposizione sua il Tozzi riferisce ciò che a lui disse Antonio Sprega, del quale mancano in processo le generalità, ufficiale della guardia civica il quale, comandando il distaccamento di quella milizia, posto a guardia