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376 pellegrino rossi e la rivoluzione romana

E un’altra preghiera pure ascoltate, o Generosi; taccia nei vostri petti ogni affetto privato, e solo quello del pubblico bene vi muova. Eleggete presto il Pontefice, non possiamo in tanti bisogni star senza di lui lungamente. Eleggetelo che abbia con voi comune la patria, sicchè si commuova ai nostri mali e voglia curarli. Eleggetelo non stanco dagli anni, sicchè possa aver cura d’altrui, e basti ad operar quel che giova. Stia la vecchiezza al consiglio tardo e grave: ma alle sollecitudini ed alla operosità del comando appena è che regga l’età matura.

Che è quanto, ecc.

Questi tre documenti esistono, come dissi, nel Museo del Risorgimento italiano presso il Comune di Bologna, nella casella: Rossi Pellegrino.


Documento N. IV.1

N. 230.


Signor Ministro,

Mi affretto rispondere al foglio dell’E. V., n.??? in data di ieri. I movimenti delle truppe procedono in seguito di ordinanze ministeriali. La 1a legione romana non essendo un corpo franco, ma appartenendo alla Civica mobilizzata, essendo con questo carattere partita da Roma la prima volta; così, benchè animata da immenso ardore di marciare alla difesa delle provincie, pure desidera che le vengano trasmessi ordini positivi in proposito, nè vuole contro ogni buona disciplina assumere a sè nessuna responsabilità. Il ministro ordini di marciare o di rimanere, ed essa sarà prontissima alle sue volontà. Nell’un caso o nell’altro chiede di essere subitamente armata e fornita di tutto l’occorrente a seconda del fabisogno comunicato al ministro della guerra da molto tempo; poichè anche quando dovesse suo malgrado rimanersi in Roma, vuole rimanervi in legione, considerandosi come Civica mobile, in circostanza di partire da un momento all’altro, offerendosi di più al servizio di piazza con la linea.

Ma le torno a ripetere quello che le ho detto in voce più volte, che la legione desidera di partire, e tanto più lo desidera in quanto che le è grato di tradurre in atto quei principi di patriottismo che altra volta ha già messo alla prova di là dal Po.

Questo ripeto a nome della legione, mentre ho l’onore di confermarmi

Dell’E. V.
Roma, 22 agosto 1848.

Devot.mo servitore
Il comandante la 1ª legione romana
Colonnello Galletti.


Al signor Ministro delle armi.


  1. Dall’archivio di stato di Roma, Miscellanea politica del 1848-49, busta 95, copertina 327.