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capitolo primo 43

Grigioni, Sciaffusa, Vaud e Zug, i quali pure riformavano tutti, in modo più o meno liberale, le loro interne costituzioni. Il movimento per la revisione parziale era divenuto così poderoso che l’Alta Dieta, con deliberazione del 17 luglio 1832, adottata a grande maggioranza di voti, ordinava la riunione di una Costituente per la revisione parziale del patto federale del 1815, salva l’approvazione dei cantoni.

Quale era in quel momento così grave per la Svizzera l’atteggiamento di Pellegrino Rossi?...

Seguace delle opinioni liberali, ormai antiche in lui, col lume della grande sua dottrina, guidato dall’analisi della sua fredda ragione e dominando qualsiasi inspirazione del cuore, egli procacciava di moderare le pretensioni troppo radicali dei democratici e di sospingere a concessioni ragionevoli i recalcitranti conservatori e, col solito eclettismo conciliatore, cercava di mettere in atto anche questa volta la politica del juste milieu. Quindi, insieme con Hubert Saladin e con altri liberali moderati ginevrini, fondava un giornale, Il Federale, che fu pubblicato dal 1832 al 1833 e di cui egli ebbe la direzione, che richiedeva da lui molte cure e non lievi fatiche e che non gli fruttava che duemila lire all’anno1.

E in questo foglio pubblicava notevolissimi articoli nei quali o eccitava la gioventù ginevrina a uscire dal torpore e dalla neghittosità a cui la traevano il benessere e l’agiatezza di che fruiva la cittadinanza, o rilevava gli indizi e i fatti onde si intravvedeva come la Svizzera si andasse trasformando, o, riconoscendo che la repubblica elvetica era travagliata da non poche infermità, affermava che era una nazione attaccata da un male guaribile2. E nel medesimo tempo, con l’usata sua attività, svolgeva dalla cattedra un corso libero di storia svizzera, col nobile intento di richiamare i suoi ascoltatori alle belle e buone tradizioni dell’elvetica indipendenza e libertà.

E siccome il Rossi, non ostante le sorde inimicizie che andavano serpeggiando contro di lui, era ancora il primo e più illustre cittadino di Ginevra, così egli fu eletto a deputato alla Dieta di Lucerna per la compilazione del nuovo patto federale.


  1. H. Saladin, A. Pierantoni, opere citate.
  2. H. D’Ideville, op. cit. lib. II, pag. 62.