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provvedimenti» — scrive il Guizot — «raggiunsero il loro fine: i nemici ebbero un po’ di vergogna, i turbolenti si stancarono, il signor Rossi riprese il suo corso e, qualche anno dopo, con la piena approvazione tanto degli studenti come dei professori suoi colleghi, egli era decano di quella Scuola di diritto in cui egli era entrato in mezzo a tante inimicizie e a tanti rumori»1.

Anche sul Corso di diritto costituzionale di Pellegrino Rossi non sono concordi i giudizi dei biografi e dei critici.

«Con grande arte» - scrive il Mignet - «insegnava l’organismo ben pensato di quel governo che egli, il Rossi, stimava proprio dei paesi democratici, come degli aristocratici. Ciascuna delle sue lezioni aveva un soggetto determinato ed offriva l’interesse di un piccolo dramma, ed egli, contrariamente all’uso comune, si palesava conciso improvvisatore ed elegante espositore»2.

«Ecco, sommariamente» - scrive un altro suo ascoltatore «quale era il disegno del suo corso. Il signor Rossi distingueva tre specie di diritti: il civile, o privato, di cui egli non si aveva ad occupare; poi i diritti politici e i diritti pubblici i quali egli comprendeva nel suo insegnamento. Egli chiamava diritti politici quelli che si ricollegano con l’esercizio della potestà pubblica, ma che esigono una certa capacità, come l’elettorato, l’eleggibilità, la qualità di giurato, ecc. Quanto ai diritti pubblici essi si riconnettono altresì a l’organizzazione sociale, ma appartengono a tutti. Così gl’incapaci, la donna, il fanciullo, l’interdetto hanno diritto alla libertà di stampa, di coscienza, a l’uguaglianza avanti alla legge», ecc.

Il corso completo comprendeva due anni. «Nel primo, il signor Rossi trattava dei diritti politici, che egli faceva precedere da nozioni storiche sulla formazione dello stato francese. Nel secondo anno, egli si occupava dei diritti pubblici. Il corso non era obbligatorio per gli studenti che per un anno, ma un gran numero di essi continuava a seguirlo nell’anno successivo per possedere l’insieme del diritto costituzionale...

  1. Pellegrino Rossi vinse così completamente le ostilità dei cinque suoi colleghi che, come narra il Colmet-Daage, nel luglio del 1842, esso faceva colazione, durante gli esami, in casa del professore Bugnet, colazione che consisteva in due uova e in una tazza di cioccolatte. Colmet-Daage, art cit.
  2. F. Mignet, disc. cit.