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capitolo secondo 89

Accolto dal re Luigi Filippo, da prima con benevolenza, poi con amicizia, seppe entrare nelle grazie di lui e della reale famiglia e specialmente in quelle del duca d’Orléans, principe ereditario, ciò che accrebbe prestigio ed autorità al suo nome nell’alta società parigina.

Nel maggio del 1838, con legge approvata dalle due Assemblee legislative, gli fu accordata la grande naturalizzazione francese, onde potè, nel novembre del 1830, essere nominato Pari di Francia, con un decreto reale che elevava a quella dignità il Béranger, il Cavaignac, il Daunou, il Merlin, il Viennet e qualche altro ragguardevole personaggio.

Nel 1840, nominato membro del Consiglio reale dell’istruzione pubblica, dovette lasciare la cattedra di economia politica al Collegio di Francia, in cui, come già accennai, fu surrogato da Michele Chevalier, ma rimase in quella di diritto costituzionale alla Scuola di diritto, la quale fu conservata a lui anche dopo la rivoluzione del febbraio 1848, per la energia con che il ministro della istruzione del governo repubblicano Carnot seppe resistere a tutte le pressioni che gli si facevano perchè ne dichiarasse decaduto il Rossi1.

Il 18 novembre 1843 il Rossi fu nominato decano della Facoltà alla Scuola di diritto e «anche per ciò sorsero malumori e minaccie di ostilità che egli seppe dissipare»2.


  1. Colmet-Daage e Curtois, articoli citati. Erroneamente il De Puynode atterma che il governo repubblicano, sorto dopo il 24 febbraio, spogliasse il Rossi anche della sua cattedra di diritto costituzionale.
  2. Colmet-Daage, art. cit. Anche su questo punto della vita del Rossi, come su parecchi altri, sono discordi, circa le date, i vari biograti e critici di lui. Il Lozzi, il D’ideville, il Bertolini, il Curtois, il Say pongono la data della nomina di lui a decano della Facoltà giuridica alla Scuola di diritto nel 1843, mentre il Colmet-Daage, suo supplente e poi successore nella cattedra in quella Scuola, il quale, per ciò, era in condizione di verificare la ditta nell’archivio della Scuola stessa, assegna come data di tale nomina il 18 novembre 1839. Fra gli altri scrittori, quelli che accennano a tale nomina, non assegnano nessuna data. Io avevo creduto di attenermi alla data fissata dal Colmet-Daage, che ragionevolmente avrebbe dovuto essere esatta. Ad ogni modo, natimi dei dubbi sulla precisione del Colmet-Daage, che avevo già sorpreso in flagrante di inesattezza, mi rivolsi alla cortesia del conte Tornielli, nostro ambasciatore a Parigi, perchè si compiacesse di verificare la cosa alla Scuola di diritto. Il nobile uomo, con una squisita gentilezza di cui qui pubblicamente gli rendo le più vive azioni di grazie, mi rispose con la seguente lettera autografa: «Parigi, 27 settembre ’98 — Onorevole Signore — Ebbi oggi dal Segretariato della Facoltà di leggi dell’Università