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e nella quale, mancano mezzi periodi, in cui egli espone le sue pene, riafferma la sua innocenza, poi seguita: «Non può a meno di assicurarsi, che io in un anno si conti, con opera sporchetta di più processanti, che nell’esponente non emerge colpa di delitto comune, nè suscettibile alla delinquenza, sul riflettere essere un anno circa che ritrovarsi in segreta, et quidem presso San Michele, nè facil cosa è il calcolare quali siano le pene che un uomo sopra i 40 anni, carico di affari, di salute guasta e cagionevole, possa soffrire. Prega perciò l’E. V. a prendere a calcolo tali emergenze e proporne nella Congregazione un esame sul conto dell’esponente e per la ricorrenza, delle S S. FF. di Natale, dargli quel sollievo che per giustizia o grazia crederà concedergli.



Documento N. IV.

S. Gregorio da Sassola, 15 ottobre 07.


Ill.mo Sig. Professore,

Mi scuserà se ho tardato a rispondere alla sua del 3. 10 perchè l’Arciprete, a cui mi sono rivolto per aver notizie, era occupato con il Vescovo, venuto in visita.

Nel libro dei battezzati dopo aver letto tutti gli anni da lei indicati, ho trovato la seguente particella che trascrivo:

«Die 19 Aprilis 1818 Ego Augustinus Giarè Parochus S. Blasij baptizavi infantem natam ex Petro Mazzoni terre Petrelle, et Marianna Denari parrociae S. Gregori cui impositum fuit nomen Columba Camilla, quam in sacro fonte tenuit Dominica Pignatti de terra Poli nomine procuratorio, penes . . . Magdalena Jannilli ex oppidi S. Gregori».

Nel libro dei matrimoni dell’anno 1835 prima o dopo nulla risulta; così nel libro dei morti dopo il 1849 nulla è registrato:

Ho domandato ai più vecchi nati circa quell’anno: non hanno saputo dare notizie di queste famiglie, tali cognomi ora non esistono più; il padre della Mazzoni era di Petrella, (Aquila) e forse subito è andato via da qui.

Ho chiesto notizie anche a quei che si ricordano bene dei moti del ’49 ma non si ricordano affatto di questa famiglia.

Raffaele mio figlio trovasi in Roma, nell’Ospizio Tata Giovanni,