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216 il processo di pellegrino rossi

se si fosse fin d’allora indagato chi avea la chiave, chi apriva, chi era solito di assistere si sarebbe venuto a capo di qualche cosa. Si lasciò scorrere un tempo prezioso e quando si attivarono le indagini era già tardi. Nel 31 luglio 1852 la direzione di Polizia riscontrando Monsignor Segretario di Consulta gli dice che tutte le pratiche possibili sono state fatte per aver qualche notizia nella riunione di persone a Capranica per trarre a sorte gl’individui destinati a pugnalar Rossi, ma il resultato delle medesime non ha dato alcun favorevole elemento alle viste della punitiva giustizia; solo si è saputo che nell’epoca ricordata la custodia di quel teatro l’ebbe Lorenzo Materassi, il quale vi faceva abitare la vecchia sua genitrice, oggi defunta. Si andava ad esaminare allora Cesare Sartori illuminatore del teatro, Pietro Varesi muratore e David Campeggi falegname del teatro stesso; dai medesimi nulla si ebbe per rapporto alla sera del 14; si seppe solo che in quell’epoca là vi abitava la madre di Materassi; e che quando si tenevano lé riunioni, le assisteva Marco di Notte e tal Antonio detto Fardacchino; ma la madre di Materassi e Marco di Notte eran morti e Antonio Fardacchino fu irreperibile; sicchè il Fisco, che avrebbe acquistato molto se avesse agito con celerità, rimase totalmente al buio per la inerzia inquisítoriale. Quindi non trovo al tutto irragionevoli le smanie e le furie del Grandoni quando per la prima volta ai 15 luglio, dopo quasi quattro anni, per la prima volta, come se allora cadesse in mano del fisco e si trattasse di un fatto recente, veniva domandato se dove passasse le sere del 13 e 14 novembre 1848; e vi volle un bel coraggio a domandarglielo, chiedendo quasi un impossibile a dirsi e a provarsi; onde il povero tribolato andò in escandescenze e rispose delle strambalerie, che poi gli si sono registrate in processo, quasi come altrettanti elementi di reità.

Concludiamo adunque che il convenio a Capranica la notte del 14 è una poesia del rivelante che neppur parla di fatto proprio, e priva di ogni verificazione, anzi infetta di falsità e calunnie; è un anello staccato dalla catena e che non si connette con gli atti precedenti, perchè la serata era finita con l’andarsene tutti a casa e Brunetti all’osteria del forno; epperò il Tribunale la deve assolutamente rigettare.

Ma si dirà dai susseguenti si possono argomentare gli antecedenti; la mattina del 15 si videro la maggior parte dei Legionari in tunica (cosa insolita) uniti alla Cancelleria, da alcuni legionari fu sacrificato Rossi, dunque vi fu fra loro precedente concerto, l’or-