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218 il processo di pellegrino rossi

fino al 25 novembre prestò servizio, epperò non aveva alcuna qualifica od autorità di emanare un ordine a chi non gli era soggetto. Dico infine che quando anche, per ipotesi, fosse stato il Grandoni che avesse ordinato ai Legionari che si fossero trovati colà in tunica, non se ne potrebbe logicamente dedurre che fosse a parte perciò di un condetto ad necem, e che per sostenere l’operazione, avesse detto ai Legionari di trovarsi là in panuntella; poi che il concetto della maggioranza, era di fare una dimostrazione soltanto contraria al Ministro, di fischiarlo, di mostrargli che non si aveva paura di lui per i Carabinieri raccolti per imporre; ed infatti taluni testimoni udirono dai Legionari là uniti che questo era il loro pensiero; nè osta che frattanto i capi agitatori, che ora sono lungi, avessero prezzolato alcuni sicari per una operazione più grave e delittuosa, cui per confondere le idee, avevan fatto coprire di tunica (ed infatti taluni dei designati assassinii non erano Legionari, comunque si vedessero là in panuntella, mentre di tuniche, dopo lo scioglimento della Legione, se ne trovavano dapertutto e da molti di quelli che le avevano spogliate eran passate presso i rigattieri, e gli ebrei). La storia ci mostra che nelle congiure non si son fatti entrare mai molti individui, perchè più grande è il numero, maggiore è il pericolo della scoperta e di mandar fallito il colpo: indettar pochi e risoluti e fidi, ed anche mascherarli, cambiando loro veste per divergere i sospetti e confondere le idee, è la tattica usata dai congiurati; è quella che dovettero usare Canino e Sterbini e Galletti ed altri caporioni della rivoluzione. Epperò un testimone a contatto del Rossi dice saviamente:

Ignoro se tutti coloro che circondarono il Rossi fossero consapevoli che si dovesse pugnalare, ma è da riflettere che siccome la uccisione del Rossi fu occultamente condotta e riuscì tanto inaspettata è a ritenersi che non tutti forse i componenti i gruppi fossero indettati dell’effetto finale di quell’accedere e riunirsi attorno al Rossi sul luogo del delitto.

Ma Grandoni quella mattina era là presente, e girava e si abboccava coi Legionari. E ciò che prova? Era là presente, come vi era mezza Roma; non si è neanche stabilito il vestito che indossava; chi lo vuole in panuntella, chi in divisa civica, chi vestito alla borghese; anzi l’impunitario sostiene precisamente alla borghese. Girava e parlava coi Legionari? E De Angelis e Costa, che erano anche là, non giravano anch’essi, non parlavano con alcuno dei loro commilitoni? Eppur nessuno ha pensato a molestarli. E qui ancora occorre di rimarcare la falsità e calunnie dell’impuni-