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12 il processo di pellegrino rossi

lanti — decisamente e vigorosamente poi durante la istruttoria Laurenti.

Quindi nel pensiero dell’Ufficio di Istruzione, nel pensiero del Processante Laurenti prevalse quest’altro concetto, che discendeva logicamente dal primo: quanto più difficile e laboriosa era stata l’opera di inquisizione e quanto più questa era andata in lungo e quanto maggiore era stata la generale aspettazione e tanto più complessa ed ampia doveva resultare la congiura e tanto più clamorosa e piena doveva riuscire la condanna, non tanto degli uccisori del Rossi, quanto di tutto il partito democratico romano.

Evidentemente se il Governo Pontificio avesse voluto e, sopra tutto, avesse potuto essere spassionato, se l’influenza politica avesse potuto non sopraffare il sereno concetto della giustizia assoluta, se esso avesse voluto e potuto prefiggersi l’unico fine della punizione degli uccisori di Pellegrino Rossi, se avesse voluto e potuto scoprire la verità su quel misfatto, evidentemente l’Ufficio direttivo di istruzione dei processi politici, il Giudice inquirente, il Supremo Tribunale avrebbero dovuto seguire la voce della ragione e i dettami della logica, espressi per la bocca di saggi ed autorevoli testimonii come il Cavaliere Rufini, che faceva a quei giorni le funzioni di Assessore di Polizia, come il Colonnello Angelo Tittoni, come il Commendatore Pietro Tenerani, come il Dottore Tommaso Mucchielli, come il Dottore Diomede Pantaleoni, come il Dottor Gerolamo Amati, come Monsignor Francesco Pentini sostituto al Ministero dell’Interno col Conte Rossi, e avrebbero dovuto comprendere e avrebbero compreso che una trama come quella non si conduce e non si poteva condurre fra centinaia di persone di ogni specie e di ogni fatta in frequenti e tumultuarie riunioni, potraendola per quindici o venti giorni come suggerivano quello stolido fanfarone dello Squaglia e l’impunitario Bernasconi, interessato a ingrandire, a ampliare, a gonfiare per acquistare maggior merito, ma avrebbero, invece, compreso come una trama siffatta da vecchi ed esperti carbonari quali erano Pietro Sterbini, Pietro Guerrini, An-