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capitolo decimottavo 35

Ora le sassate al Bezzi, le gelosie e ambizioni di Canino e di Saliceti, la venuta del Tenente Colonnello Garibaldi a Roma e la conseguente dimostrazione e la domanda della Costituente a piazza SS. Apostoli sono tutti fatti posteriori all’omicidio Rossi e alla elevazione di Sterbini a Ministro.

Così stando le cose ove sono nella ventiduesima deposione Bernasconi, da me sopra riferita, ove sono i Dragoni? Prima sfacciata menzogna. Seconda e maliziosissima frode nel mosaico del Processante Relatore è poi questa: che la visita al Carbonelli — della quale l’impunitario non aveva mai parlato nelle precedenti ventuna sue deposizioni — avvenuta una volta e dopo il 15 e 16 novembre è situata in luogo e in modo che sembra un fatto abituale e che si sia più volte ripetuto e che sia avvenuto prima del 15 e 16 novembre.

Falso, stando alle risultanze processuali, ciò che afferma il Relatore al § 327 che la congrega dei legionari si riunisse nel Teatro Capranica nelle ore della notte.

Tutti i testimoni che parlano di queste riunioni, compresi i Muratori e gli inservienti del Teatro Capranica, — tranne lo Squaglia, che è smentito da tutti — concordi affermano che tali riunioni cominciavano fra l’Ave Maria e un’ora di notte e tutti affermano che tali riunioni duravano circa un’ora.

Falso, stando alle risultanze degli atti, ciò che afferma il Relatore al § 330 che le riunioni del Teatro Capranica ascendevano anche al numero di duecento persone.

La maggior parte dei testimoni fanno ascendere a cinquanta, a sessanta e due o tre testi soltanto le fanno ascendere al massimo al centinaio. Neppure lo Squaglia che pretendeva conoscere tutti e saper tutto, ha potuto e saputo indicarne più di ottantuna.

E, sempre seguendo il solito metodo delle citazioni parziali e frammentarie, collegate insieme le une appresso alle altre, il Relatore si affanna dal § 330 al 437 a dare una consistenza maggiore assai di quella che realmente avessero alle riunioni del Teatro Capranica, per estenderne ed accrescerne il numero, la durata e la importanza, per fare