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capitolo decimottavo 53


Oltre i soliti falsi qui c’è una contraddizione enorme perchè se quei tali erano a lui incogniti ed erano vestiti alla borghese come faceva lui a sapere che erano Legionari?

Ma l’assurdo poi assurge ad altezze piramidali. Ma quale strana e puerile congiura era questa, che doveva andare girovagando a far la visita delle sette Chiese, con continuo pericolo di essere scoperta? Quali congiurati imbecilli non erano mai costoro che, essendo sempre i medesimi, come i soldati di Radames nell’Aida, dopo aver tutto detto e concluso la sera precedente al fienile, fino alle più minute particolarità, compresi i razzi dal Pincio e l’ammazzamento del Papa, se riusciva, avevano bisogno di riunirsi di nuovo, essendo sempre gli stessi, per ripetere le stesse cose, al Circolo popolare? E che necessità di andare ad accompagnare in processione lo Sterbini a casa, col rischio evidente che, veduto a quell’ora seguito da tanta gente, si avesse all’indomani un argomento di più di accusarlo organizzatore dell’uccisione del Rossi?

E di fatti di tutti i testimonii interrogati non uno solo confermò di averlo accompagnato a casa alle tre o alle quattro di notte, perchè lo Sterbini, che non era quell’imbecille che il Bernasconi ed il Laurenti, essi due soli, vorrebbero dare a credere, si ritirò di buon’ora, accompagnato unicamente da Ciceruacchio e dal Badini — il quale andò subito a riferire al Rosalbi ciò che lo Sterbini aveva realmente detto — e rientrò in casa sua, donde, più tardi doveva riuscire per andare ad organizzare la vera trama all’Osteria del Fornaio.

Ma non basta ancora. Nel duodecimo suo esame l’impunitario Bernasconi, dopo aver detto nell’undicesima deposizione che alla riunione del Capranica c’erano pure i fratelli Trinca, narra nel duodecimo ciò che a lui raccontò Antonio Ranucci detto Pescetto. E questa volta la favola narrata deve metterla sulle spalle del contumace e irrepeperibile Ranucci, perchè egli, l’impunitario, non essendo stato Legionario non avrebbe potuto giustificare agli occhi del Processante e dei Giudici del Supremo Tribunale la sua presenza al Teatro Capranica.