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capitolo decimottavo 55

A questa narrazione l’impunitario disse esser stato presente Bernardino Facciotti e quando il Ranucci la ripetè — sempre secondo le affermazioni del Bernasconi — a Genazzano, dopo entrati i Francesi, sarebbe stato presente Filippo Mogliè; ma tanto il Facciotti, quanto il Mogliè hanno smentito completamente il Bernasconi.

Ebbene, pur tuttavia queste fandonie sono dal Processante Relatore noverate fra le risultanze degli atti e sciorinate come verità ai Giudici del Supremo Tribunale.

Nel tredicesimo esame, fra le tante panzane che racconta, afferma l’impunitario che Luigi Fabri la sera del 15 pagò da bere ai Dragoni dimostranti all’Osteria di Santa Chiara, il Fabri negò recisamente; nessun testimonio interrogato su ciò ammise la circostanza; non uno solo dei molteplici testimonii interrogati vide il Grandoni alla dimostrazione della sera del 15, come l’impunitario falsamente affermò; e questi due fatti, nondimeno sono dati come resultanza degli atti processuali.

E, se potessi, avrei materia di continuare a lungo nel porre in rilievo le frequenti menzognere affermazioni del Processante Relatore, di circostanze e di fatti che egli dá per risultanze degli atti, mentre invece quei fatti o quelle circostanze risultano unicamente dalle deposizioni o del Bernasconi o dello Squaglia, ma risultano in atti non convalidate dai testimonii interrogati, ma anzi smentite.

Così il Processante Relatore continua a prestare la massima fede alla deposizione di Ludovico Buti e alle rivelazioni di Felice Neri e continua a ritenere vera e a presentare come vera la apertura del quartiere del Battaglione Reduci a San Claudio prima dell’omicidio Rossi e persiste a considerare il Grandoni come Colonnello già eletto del già costituito Battaglione Reduci e si ostina a imputarlo di avere dato ordine scritto di indossare la divisa di Legionario ai Reduci di Vicenza — dal § 944 al § 949 — mentre da Documenti ufficiali risulta a lui che il quartiere a San Claudio non fu aperto che il 25 novembre; mentre da Documenti ufficiali risulta a lui che il Grandoni era ancora Tenente del III Battaglione civico il 25 novembre e che, come tale, comandò la guardia al quartiere a Piazza Poli dal