Pagina:Pellegrino Rossi e la rivoluzione romana III.pdf/94

Da Wikisource.
82 il processo di pellegrino rossi

fraternamente gli rispose di trovarsi egli pure allo stremo. Allora il Focolari gli disse che Sua Eccellenza il Principe Don Marcantonio Borghese era tanto buono e soccorrevole e gli propose di andare tutti due insieme da lui a chiedergli un sussidio. E andarono, si fecero annunziare: il Principe li accolse con molta buona grazia e disse al Focolari, che era stato quello che aveva parlato, che un giovane robusto come lui poteva trovare mezzi di sussistenza, arruolandosi nelle truppe del Pontefice. Al che il Focolari rispose che aveva già parlato col Colonnello Calderari per essere accolto fra i Gendarmi a Cavallo e che aspettava appunto da un giorno all’altro l’ammissione. Il Principe disse spiacergli l’assenza del suo maestro di casa: fossero tornati la sera verso mezz’ora di notte: avrebbe loro fatto dare qualche sussidio.

«Egli desidera che sia interrogato il Principe Borghese perchè, essendo il Focolari alto e lui Sante Costantini piccolo, facilmente esso Principe potrà ricordare che quegli era in pannutella e lui rivelante in borghese.

«Usciti dal palazzo Borghese egli e il Focolari andarono verso il Caffè Nuovo e il Focolari volle fare un tentativo per avere soccorso in casa del Duca Marino Torlonia. Egli, spiacente di fare simili figure, accompagnò il Focolari sino al portone del palazzo Torlonia: l’altro andò su, ma inutilmente, non avendo trovato in casa il Duca.

«E allora egli e il Focolari se ne andarono verso piazza Colonna e là venne loro l’idea — non ricorda più come precisamente — di andare ad assistere alla seduta di riapertura della Camera, tanto più che esso ne aveva curiosità, perchè non c’era mai stato.

«E andarono a bell’agio. Giunti sulla piazza trovarono gran folla di gente, vestita in varia guisa, borghesi, civici e parecchi Legionari in divisa; entrarono nel portone a stento e nell’atrio affollato riconobbe qualcuno di quei Legionari, Giovanni Costa, i due fratelli Buti, un tal Rocchi, certo Piastrini, Alessandro Testa, Felice Neri e vide anche un Dragone. Gli pare di aver veduto anche un tal Selvaggi e un certo Giuseppe Scipioni. Chi più attrasse la sua at-