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46 penombre

     Se un ramo di lauro
     Ci aspetta nel mondo,
     Serbiamolo al biondo
     Suo lucido crin!

E tu che ti nomini
     L’immenso avvenire,
     Tu culla dei gaudii,
     Dei pianti e dell’ire,
     Lo guarda, e inargentati,
     Lo guarda, e t’indora;
     Gli innonda d’aurora
     L’astruso cammin.

Se il peso del genio,
     Se il marchio del vate
     Son l’onta e la gloria
     Che Iddio gli ha serbate,
     Oh intatte ritornino
     Le età che son morte;
     Del dolce, del forte,
     Del santo cantar!

Ma meglio, assai meglio
     Se invece lo aspetta,
     La pace, il silenzio
     D’ignota casetta!...
     Sia piena di rondini,
     Dal mondo difesa,
     Sia bianca e sospesa
     Fra il ciel ed il mar!