Pagina:Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo.djvu/120

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visato, commandò, che al quinto palagio, qual tutto di verdi adornamenti era guarnito, il seguente giorno, che Venerdi era, la corte de panni dell'istesso colore vestitasi havesse ad aviarsi. il che da ciascheduno essequito. all'hora di terza quivi tutti furono arrivati. dove egli colla donzella, che ivi era, per buon pezzo dolcemente tratenutosi, et con dilicatìssimi cibi ricreatosi, fece il quinto novellatore à se venire, il quale sapendo la cagione, perche era chiamato, dopo l'haver l’Imperatore riverentemente salutato, cosi cominciò. Fu nel paese di Hottenne uno grande et eccellente filosofo, il quale molto dell’arti mecaniche dilettandosi, in quella dell'oraffo tanto valea, che ciascheduno de suoi tempi avanzava; et oltre molt'altre belle opere, che di continuo facea, formo un giorno una statua d'argento d'artificio tale, che qualunche volta dinanzi à quella alcuna bugià si diceva, incontanente si metteva à ridere. il che pervenuto all'orecchie del prencipe di quel luogo, che Mussulmano era, la volle vedere, et datasi molt'ammiratione del grande artificio, che in quella scorse, la fece al filosofo dimandare, perciò grossa somma d'oro offerendogli. mà il filosofo, che di danari poca stima facea, et di farsi grato al suo signore sommamente disiderava, glie ne fece dono. per cagione di questa statua fece il prencipe presso il suo palagio uno grande, et bellissimo seraglio, il qual era quadrangolare, et ne cantoni, l'uno de quali sopra