Pagina:Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale (1805).djvu/38

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delitti d’ogni sorte, come scrive Lamberto Schafnauburgense,1 che fiorì in quegli stessi tempi. Le discordie nate tra Gregorio VII. e il detto Arrigo per le Investiture diedero occasione alle due famose fazioni de’ Guelfi, e de’ Gibellini, i primi a favor della Chiesa, e i secondi dell’Impero, i quali vicendevolmente si combattevano, e sotto pretesto, chi di religione, e chi di stato cercavano il proprio interesse.

La Chiesa, che ama la pace, non mancò di procurare a tutti questi mali li possibili ripari. Come l’abuso delle disfide era diffuso in molti regni, nell’Aquitania l’anno 1041 fu proposta, e ricevuta una pace, e tregua detta Tregua Domini, nella quale rispetto a certe classi di persone, come Chierici, Monaci, Agricoltori coi loro Animali, Mercanti, e Peregrini, ci dovesse essere perpetua pace, e tra gli altri tregua dal finire del Mercoledì fino all’incominciare del Lunedì, e dalla Domenica prima d’Avvento fino all’ottava dell’Epifania, e dalla Quinquagesima fino all’ottava di Pasqua, colla pena di scomunica a chi rompesse queste tregue. Questo ripiego si dilatò subito per tutte le provincie delle Gallie, passò presto nella Spagna, nell’Inghilterra, fu confermato in più Concilj provinciali, e approvato da più Pontefici, e poi anche dal Concilio Lateranense II.2

Ad Arrigo IV. dagli Stati dell’Impero si chiese, che facesse distruggere i castelli alzati a danno del popolo.3

Le quistioni della santa Sede, e dell’Imperatore per le Investiture furono accomodate nel 1122 tra Calisto II. Papa, e l’Imperatore Enrico V. con una convenzione, nella quale si lasciò ai Capitoli libera l’elezione del Vescovo, restando l’autorità all’Imperatore di spedire a quella i suoi Legati, e coll’obbligo al Vescovo di ricevere dal Trono l’investitura delle regalie entro sei mesi: e questo è il primo patto, che sia seguito tra la Sede Appostolica e la nazione Germanica. Nacquero poi quistioni rapporto alle regalie in tempo di sede vacante; ma nel seguente secolo cessò l’uso di esse, e rimase appresso il Capitolo.4

Quello, che più conferì alla diminuzione di queste guerre private, furono le crociate in questi tempi introdotte, le quali, come osserva il Fleury, produssero de’ grandi cangiamenti, e delle quali un fine preteso dallo stesso Pontefice Urbano II. fu di estinguere queste private guerre, e rap-

  1. Cum . . . medio tempore in partibus Allemaniæ, & aliarum circumjacentium per diversos spoliatores viarum, & Nobiles ipsius terræ fuerint insolentiæ perpetratæ, quam plurimæ. Frag. Histor. pag. 93. Struvius Corpus Histor. Germ. Period. VIII. §. 7. & in not. Buderi.
    Lambertus Schafnaub. de Rebus German. 194. Rer. German. script. Struvii Tom. I. pag. 358. Ad oppressionem singulis montibus, colliculisque præsidium imponeret, quorum terram inauditis adinventionibus, nec Christiano ore nominandis criminibus incestaret.
  2. Natal. Alessand. Histor. Eccl. Sœcul. XI. & XII. Dissert. VI. Art. 3.
  3. Castella, quæ in perniciem nostram extruxit, absque procastinatione diruat. Lambertus loc. cit.
  4. Sæculo XIII. . . . . . Usus regaliæ cessavit, & mansit penes Capitulum. Barthel. Annot. Lib. I. tit. 6. pag. 75.