Pagina:Pertusati Teodoro Della scienza e di Cesare Beccaria 1870.djvu/4

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sì lontano, ma tanti già ne dissero che voi potreste leggere su pe' libri quanto vi andasse a grado. Per lo contrario avviso essere opera per molte ragioni profittevole il considerare i più eletti ingegni nelle loro relazioni col progresso dell’umano pensiero. Che non sono essi simili a piramidi elevate nel deserto, ma sorgono in mezzo a noi, vivono della nostra vita, e traggono loro luce da quella copiosissima di cui i sapienti, nel lungo volger dei secoli, ne irradiano. « Il tempo, scrisse Jouffroy, è il sole che matura il frutto della scienza, il genio altro non fa se non coglierlo1.» L’industria rende più proficua l’industria, l’arte abbellisce l’arte, la scienza è maestra di scienza: così l’opera dell’uno feconda il pensiero dell’altro, e nella vicenda perpetea del lavoro materiale ed intellettuale l’umanità civile rinviene la prima cagione del proprio svolgimento.


La natura invita l’uomo a costituirsi in società, perché trovi modo di render paghi i suoi desideri ed i suoi bisogni; appena la civile associazione è formata, si palesa la necessità di alcuni principi che temperando la natia rozzezza de’ costumi, sieno norma alle azioni, e forza che alla piena loro osservanza costantemente provveda. Hanno così nascimento le leggi criminali e le pene. Se non che tanta è l’ignoranza di ciò che meglio ella tutela della

  1. Nouveau melanges pag. 73. Paris 1861.