Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/181

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cistoro di cardinali, i cani del nord, meditativi come dei consiglieri di Stato, occupavano delle camere speciali. L’impertinente Lady chiamava i botoli i suoi paggi ed i suoi poeti, e, nella collera, i suoi gazzettieri.

Lady Keith era una donna alta, magra, pallida, — un erpice formidabile di denti capricciosi fra due cascate di ricci di capelli rossi, provenienti da Edinburgo. Poi degli occhi neri e dolci, velati da lunghe ciglia nere come nelle Malesi. Altera e fiera in certe circostanze e con le classi elevate, era la bontà e la carità in persona nelle relazioni comuni della vita. La sua immensa fortuna apparteneva ai poveri. Le sue elemosine passavano per le mani del P. Piombini, suo confessore,.... e non vi restavano.

Ella aveva scelto questo confessore perchè era conte ed era stato ministro plenipotenziario. Naturalmente, il suo banchiere era il barone Rothschild. Se ella avesse vissuto ai giorni nostri avrebbe potuto darsi dei domestici, tutti più o meno commendatori dei SS. Maurizio e Lazzaro... ed anche degli ex-ministri. In tutti i casi, il suo pedicure cumulava gli ordini di san Gregorio Magno e d’Isabella la Cattolica. La voce di lady Elisabetta era infantile e carezzevole come le sue maniere, quando nulla non la turbava. Il fondo della sua natura era affettuoso. La vita non l’aveva inacerbita. Lo spirito ed il cuore non erano vuoti, e per conseguenza turbolenti.

Bambina era stata condotta presso di lei.

Le donne che sono state sempre brutte, detestano