Pagina:Piceno Annonario ossia Gallia Senonia illustrata Antonio Brandimarte 1825.djvu/122

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lasciò la sola Interamna oggi Teramo nel descrivere il Piceno? Inoltre allora crederei, che a Pitinate si dovesse sostituire Peltuinate, se tal parola si legesse nel solo Plinio. Nella tavola Peutingeriana si trova Pitino tra Vestini.

INTEROCRIO

FISTERNAS X
ERULOS III
PITINUM VII
PRIFERNO XII
AMITERNUS XII

AVEIA VII

Possibile, che la parola Pitinum si dovesse corrompere in Plinio, e nella tavola Peutingeriana? Possibile, che la tradizione voglia ingannare i popoli dell’Aquila, ed i vicini, che dicono, che Pitino fu due miglia distante da detta Città, e precisamente nel luogo, che porta ancora la denominazione di Pettino? Non posso crederlo; e siccome nell’Italia quattro furono le Città chiamate Alba, come dissi nel Capitolo V, così tre furono i Pitini. Uno rimaneva ne’ Vestini, e ce lo dice Plinio, la tavola Peutingeriana, e la tradizione: due rimanevano nella sesta Regione, e ce lo attestano Plinio, e le lapidi.


CAPITOLO IX.


Città di Suasa


Non solamente Plinio, ma anche Tolomeo ci assicura, che fuvvi una Città chiamata Suasa. Il vero nome de’ di lei: abitanti non fu Suareani, ne’ Suarani, come leggesi ne’ Codici, e nelle edizioni di tali autori, ma fu Suasani, come ci testificano le lapidi. Mirandosi i ruderi di questa Città, quasi tutti gli antiquarii convennero nel fissarla nel fiume Cesano, fuori di Leandro Alberti, e dell’Ortellio, che la presero per Urbino. Ri-