Pagina:Piceno Annonario ossia Gallia Senonia illustrata Antonio Brandimarte 1825.djvu/98

Da Wikisource.
82

leMontagnana, e poca lungi dal tempio. Alcuni condotti di terra cotta ritrovati sottoterra, che avevano la direzione verso il bagno, ed un canaletto scavato collo scalpello nello scoglio contiguo alla sorgente, al quale facevan capo gli accennati condotti, ne fanno una certa testimonianza. Trovansi inoltre sotterra alcuni rottami di pavimento fatto a modo di rete distesa, e composta da piccoli denti di marmo bianco, da tutti i quattro lati egualmente tagliato. Con avvedutezza il bagno fu costrutto in vicinanza della sorgente, acciocchè l’acqua sulfurea non perdesse di quel principio volatile aereo, di cui essa è dotata. Volesse il Cielo, che qualche valente chimico a vantaggio dell’umanità si prendesse la premura di analizzare la natura, le proprietà, e l’efficacia di tal’acqua. I contadini si servono di essa per liberarsi dalla rogna, e la bevono quando vogliono scaricare il lor ventre.

Come presentemente Nocera è celebre pe’ suoi bagni: così per essi dovette essere celebre anticamente Tufico. Penso, che il tempio, che ancora esiste, vi fu edificato, affinchè coloro, che andavano a bagnarsi, potessero esercitare commodamente gli atti di religione, e che era dedicato ad Apollo, o ad Esculapio, o alla Dea Sanità, a cui porgevano i ringraziamenti quei che dalle acque erano stati guariti. Da Cristiani fu dedicato questo Tempio al Martire S. Vittore, la di cui festa cade ai 14. Maggio, e nell’anno 1007. esisteva unito ad esso Tempio un Monastero di Monaci Benedettini, che nelle pergamene più antiche si appella fundo Victoriano, e di poi S. Victor de Clusis, forse perchè fu fabbricato dove la Valle si chiude. I Monaci nell’anno 1373 l’avevano abbandonato, e si erano ritirati entro Fabriano nel Monastero di S. Biagio, ove presentemente rimane il corpo di S. Romualdo Abate. Sono certo di non errare, se affermo, che i Monaci l’abbandonarono per le continue guerre, che un paese faceva contro l’altro, e per esser sicuri dalle rapine, e da’ saccheggi. Potrei in comprova addurre molti esempi: mi contento però di portarne uno solo. Il Saraci-