Pagina:Piola - Lettere di Evasio ad Uranio.djvu/52

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lunare: l’obbiezione fu solennemente annunziata in una seduta dell’Accademia Francese, e già i Cartesiani ne trionfavano, sperando di veder crollare su tutti i punti il sistema dell’attrazione; e certamente le loro speranze erano ragionevoli, se fosse stato vero quel mancamento; e intanto andarono a vuoto, in quanto che la rettificazione dei calcoli eliminando quell’obbiezione, la volse in cambio in novella prova.

Rimane ad esaminare, se sarà mai possibile l’avere dei mezzi, onde rinvenire quelle forme finora da me combattute, che esprimano una legge in quelle questioni morali, la cui natura sussiste indipendentemente dall’uomo. Per quanto si estende la veduta del mio intelletto, parmi di poter asserire, che tali mezzi non mai si ritroveranno: sì perchè l’indole degli elementi, di cui quelle sono composte, ripugna coll’indole delle cose, ove non è quantità: sì perchè, supposta ancora, ciò ch’io non credo, la loro possibilità, non potrebbero i mezzi per ritrovarle essere confrontabili con quelli, che si adoperano per le leggi fisiche. Queste, come già accennai, si desumono da un gran numero di fatti, indovinate come per ispirazione dal genio de’ grandi filosofi, i quali passano poi ad applicarle ad un grandissimo numero di altri fatti, e non le credono