Pagina:Piperno - Della superstitiosa noce di Benevento.djvu/68

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Parte Quarta. 55

cap. 20. non fà di altro mentione, che di questo, e di quella nelle contrade del fiume Giordano nella Palestina, e discorrendo delle cause perche quello luogo sij così famoso, e celebre in questo maledetto essercitio, oltre di quelle addotte in detto cap. 6. ne soggiungo un altra, et è che essendo cominciato l’esecrando abuso dell’antica Noce in tempo che Benevento[D. Ovidio de Lucijs nella vita di S. Barbato] era come capo di Regno, essendo comprese nel suo dominio tutte quelle regioni, che nella prima parte si enunciarono, e perciò forsi a quello esempio dovette tal maledetta osservanza non poco dilatarsi; onde poi in quello luogo hà forsi continuato il maledetto Satanasso a tenere il suo seggio, memore della facilità con che gli antichi Beneventani non solo la horrenda superstitione ricevettero, ma anche la esecranda idolatria commisero, e perchè l’una, e l’altra fù da S. Barbato levata, ò che dall’antico luogo scostandosi un poco ne havesse eletti degli altri vicini, ò pure in quello stesso havesse continuato a mantenersi il nido, non possiamo con fondamento affermarlo, tenendo in uso sì maligni spi-