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Pagina:Pirandello - Maschere nude, Volume I - Verona, Mondadori, 1965.djvu/866

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852 maschere nude


A Mauri:

Andate! andate, per carità!

Mauri. Io resto.

Zia Ernestina (al giardiniere). Andate su, Giovanni, ad avvertire!

Il giardiniere (correndo verso il secondo uscio a destra). Sissignora! sissignora!

Esce.

Zia Ernestina. Vorreste fare uno scandalo al suo arrivo, davanti alla figliuola?

Mauri. No. Io parlerò. E dirò tutto!

Zia Ernestina. Per carità! Voi siete pazzo! Andate! andate!

Mauri. Non me ne vado.

Zia Ernestina. Vi prometto che gliene parlerò io! — Aspettate almeno fino a domani!

Mauri. No, questa sera.

Zia Ernestina. Sí, va bene — questa sera — ma piú tardi, quando sarà sola!

Mauri. Me lo promette?

Zia Ernestina. Sí, sí — non dubitate! — Il vostro nome?

Mauri. Marco Mauri.

Zia Ernestina. Ecco... ecco, arrivano! — Andate... andate di qua!

Lo fa uscire per la veranda nel giardino. Entrano, poco dopo, Betta dal secondo uscio a destra, e contemporaneamente dalla comune, in abito da viaggio, Fulvia e Silvio, seguiti dalla Bambinaja, che regge su un ricco porte-enfant la neonata, nascosta da un lungo velo color di rosa.

Fulvia (con un primo impulso di correre ad abbracciare la zia Ernestina, e poi trattenendosi e porgendole soltanto la mano). Oh zia... cara signorina Ernestina! Come va? come va?

Nota che Livia manca.

Betta. Ben tornata, signora! Ben tornato, signor dottore!

Fulvia. Cara Betta... Anche voi... Tutti bene? —

Alla bambinaja:

Sedete, sedete. —