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Pagina:Pirandello - Novelle per un anno, Volume XIII - Candelora, Verona, Mondadori, 1951.pdf/20

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20 luigi pirandello

cure opprimenti e i segni delle fatiche e delle sofferenze. E parecchi compassionevolmente portavano a quella festa d’un giorno la loro miseria di tutto l’anno, per provare se trovasse piú il verso, là tra tanti sanguigni ben pasciuti, d’aprire i denti gialli a uno squallido sorriso.

E poi pensavo a tutte le arti, a tutti i mestieri a cui quegli uomini attendevano con tanto studio, con tanti travagli e tanti rischi, che i porci certamente non conoscono. Perché un porco è porco e basta; ma un uomo, no, signori, potrà anche esser porco, non dico, ma porco e medico, per esempio, porco e avvocato, porco e professore di belle lettere e filosofia, e notajo e cancelliere e orologiajo e fabbro... Tutti i lavori, le afflizioni, le cure dell’umanità vedevo con soddisfazione rappresentati in quella folla che procedeva per lo stradone.

A un certo punto, il signor Lavaccara, reggendo per mano, uno di qua, uno di là, i due figliuoli piú piccoli, m’è passato davanti, con la moglie dietro, rosea e prosperosa come lui, tra le due figliuole maggiori. Tutti e sei han fatto finta di non vedermi; ma le due figliuole, tirando via di lungo, si sono tutte invermigliate e uno dei piccini, dopo pochi passi, s’è voltato tre volte a sbirciarmi. La terza volta, cosí per ridere, io ho cacciato fuori la lingua e l’ho salutato di nascosto con la mano; s’è fatto serio serio, con un viso lungo lungo distratto e s’è subito messo a guardare altrove.

Mangerà il porco anche lui, povero piccino; forse ne mangerà troppo; ma speriamo che non gli faccia male. Quand’anche però gli dovesse far male, la previdenza umana c’è pure per qualche cosa. Andate a cercarla nei porci, la previdenza; trovatemi un porco farmacista che prepari con l’alchermes l’olio di ricino per i porcellini che si siano guastati lo stomaco per intemperanza!

Ho seguito da lontano, per un buon tratto, la cara famigliuola del signor Lavaccara che si avviava sicuramente incontro a un solennissimo guasto di stomaco; ma ecco che mi son potuto consolare pensando che domani troverà da un farmacista la purghetta che li guarirà.