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Pagina:Pirandello - Novelle per un anno, Volume XIII - Candelora, Verona, Mondadori, 1951.pdf/52

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52 luigi pirandello


— È consuetudine annuale, signora...

La signora Lucietta, confusa, per quanto con una gran voglia di ridere, e tutta vermiglia in volto per quei pressanti inviti, piú degli occhi cupidi che delle labbra impacciate, cercò di schermirsi in prima: era ancora a lutto, lo sapevano... e poi, i due figliuoli... stava con loro la sera soltanto... non li vedeva per tutto il giorno... era usa metterli a letto lei... e poi aveva tante cose a cui attendere...

— Ma via! per una sera... — Poteva anche venire dopo averli messi a letto... — E non c’era la serva?... per una sera!

A uno dei giovanotti, nella furia, scappò detto finanche:

— Il lutto? Ma che sciocchezza!

Ebbe una gomitata in un fianco e non fiatò piú.

La signora Lucietta promise in fine che sarebbe andata, o piuttosto che avrebbe fatto di tutto per andare; ma poi, quando tutti se ne furono andati, rimase a guardarsi nella manina bianca posata su la veste nera il cerchietto d’oro che il Loffredi sposando le aveva messo al dito. La sua manina era allora cosí gracile: manina di ragazzetta; e ora che le dita erano un po’ ingrossate, quell’anellino le faceva male. Cosí stretto era, che non poteva cavarselo piú...

III

Nella camera da letto del vecchio quartierino mobigliato la signora Lucietta ora stava a dire a se stessa di no, che non sarebbe andata; e intanto dondolava — aòh — su le ginocchia il suo angioletto biondo, vestito di nero — aòh, aòh — questo suo piú piccino, caro caro, che voleva ogni sera addormentatrsi in braccio a lei.

L’altro, il maggiore, spogliato dalla vecchia serva taciturna, s’era messo da sé per benino nel suo lettuccio e... sí? Sí sí, che bellezza! già dormiva.

Con la maggior leggerezza di mano possibile la signora Lucietta prendeva ora a svestire il piccino già addormentato anch’esso in grembo a lei; pian pianino le scarpette, una e due; pian pianino i calzini, uno... e due; e via ora i calzoncini insieme con le mutandine... e ora, ah ora ve-