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20 | Luigi Pirandello |
La Figliastra
(facendosi avanti al Direttore, sorridente, lusingatrice).
Creda che siamo veramente sei personaggi, signore, interessantissimi! Quantunque, sperduti.
Il Padre
(scartandola).
Sì, sperduti, va bene! (Al Direttore, subito): Nel senso, veda, che l'autore che ci creò, vivi, non volle poi, o non potè materialmente metterci al mondo dell'arte. E fu un vero delitto, signore, perchè chi ha la ventura di nascere personaggio vivo, può infischiarsi anche della morte. Non muore più! Morrà l'uomo, lo scrittore, strumento della creazione; la creatura non muore più! E per vivere eterna non ha neanche bisogno di straordinarie doti o di compiere prodigi. Chi era Sancho Panza? Chi era don Abbondio? Eppure vivono eterni, perchè — vivi germi — ebbero la ventura di trovare una matrice feconda, una fantasia che li seppe allevare e nutrire: far vivere per l'eternità!
Il Direttore.
Tutto questo va benissimo! Ma che cosa vogliono loro qua?
Il Padre.
Vogliamo vivere, signore!