Pagina:Poe - Eureka, 1902.djvu/42

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EDRF.K.à 41 dimostrato tutto ciò che era necessario dimostrare. Allora la sola difficoltà attuale è di stabilire una proporzione diretta tra la « concentrazione » e la forza di concentrazione; e ciò si potrà fare senza dubbio, se noi stabiliamo una proporzione diretta fra « l’irradiazione » e la forza d’irradiazione. Una rapidissima ispezione dei Cieli ci assicura che le stelle hanno una certa uniformità generale, una eguaglianza 0 equidistanza di distribuzione in quella regione dello spazio in cui, collettivamente ed in una forma approssimativamente sferica, esse sono situate; — questa specie di eguaglianza più tosto generale che assoluta, è, entro certi limiti, in pieno accordo colla mia deduzione di inequidistanza, fra gli atomi originalmente diffusi; e forma come un corollario dell'evidente sistema dell’infinita complessità dei rapporti derivati dall' irrelazione. Io presi le mosse — si ricorderà — dall’ idea di una distribuzione generalmente uniforme, ma particolarmente ineguale degli atomi; — una idea confermata, lo ripeto, da una ispezione delle stelle in quanto esse esistono. Ma anche nell’eguaglianza puramente generale di distribuzione in ciò che riguarda gli’ atomi appare una difficoltà che, senza dubbio, si è già presentata a quelli tra i mici lettori i quali hanno fisso in mente che io supponga questa uguaglianza di distribuzione effettuata per mezzo del- l’irradiazione da un centro. Al primo colpo d’occhio l’idea dell’irradiazione ci forza ad accettare l’altra idea, non mai, fino ad ora, separata e apparentenente inseparabile dell'ag- glomerazione attorno ad un centro, con una dispersione^ misura che noi ci allontaniamo da esso — l’idea, in una parola, di «eguaglianza di distribuzione rispetto alla materia irradiata. Ora io ho altrove osservato (1) che se la Ragione alla ricerca del Vero può mai trovare la sua via, lo può appunto per difficoltà uguali a quella in questione , per asprezze — per peculiarità — per rilievi sul piano ordinario delle cose. Grazie alla difficoltà — alla « peculiarità » — suddetta. io giungo d’un salto al segreto — un segreto che io non avrei mai raggiunto senza la peculiarità e le inferenze che essa mi offre nel suo semplice carattere di peculiarità. Il processo del mio pensiero, a questo punto, può essere approssimativamente abbozzato cosi : — Io dico a me stesso — « L’ Unità, come io 1’ ho spiegata, è una verità — io lo sento. La Diffusione è una verità — io lo vedo. L’Irradia- zdone, per mezzo della quale soltanto queste due verità possono essere conciliate, e, per conseguenza, una verità — io (1) Il doppio assassinio della Rue Morgue, voi. I, pag. 404.