Pagina:Poe - Eureka, 1902.djvu/72

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ÈUREKA che la circonda, dalla parte più vicina alla nostra posizióne, ha in sè un /aglio longitudinale che è in realtà la causa, quando l'anello è vicino a noi, per cui assume vagamente l'aspetto di Y majuscola. Però noi non dobbiamo cadere nell’errore di concepire questa fascia, alquanto indefinita, come tutt’affatto separata, comparativamente parlando, dal gruppo lenticolare pure indetìnito che essa circonda; e cosi, tanto per spiegarci, noi possiamo dire che il nostro Sole è realmente situato a quel punto dell’Y in cui le tre linee che lo compongono si uniscono; e supponendo che questa lettera sia di una certa solidità —■ di un certo spessore molto esiguo in paragone della sua lunghezza — noi possiamo anche dire che la nostra posizione è nel mezzo di questo spessore. Imaginando di essere in questa posizione, non troveremo più difficoltà a spiegarci i fenomeni già presentati — che sono completamente lenomeni di prospettiva. Quando noi guardiamo in alto o in basso — cioè quando noi gettiamo i nostri sguardi nella direzione dello spessore della lettera — noi vediamo un minor numero di stelle che quando noi li gettiamo nella direzione della sua lunghezza o lungo una delle tre linee che la compongono. Naturalmente, nel primo caso, le stelle appajono sparse e nell’ultimo ammucchiate. Rovesciamo questa spiegazione: — Un abitante della Terra che guarda verso la Galassia, come noi diciamo comunemente, la guarda allora nella direzione della sua lunghezza— la guarda lungo le linee dell’Y — ma quando, fissando gli occhi nel Cielo generale, li distoglie dalla Galassia, la esamina allora nella direzione dello spessore della lettera; ed in quel punto le stelle gli pajono sparse, mentre, realmente, esse sono riunite, in media, come nella massa del gruppo. Nessuna considerazione potrebbe essere più adatta per dare un’idea della stupefacente estensione di questo gruppo. Se con un telescopio molto potente noi ispezioniamo accuratamente il firmamento, scopriremo una fascia di gruppi — composta di ciò che noi abbiamo fin qui chiamato « nebulose » — una striscio di larghezza variabile, che si stende da un orizzonte all’altro, tagliando ad angolo retto la direzione generale della Via Lattea. Questa striscia è l'ultimo gruppo di gruppi. Questa fascia è L'Universo. La nostra Galassia non è che un gruppo e forse uno dei meno considerevoli che costituiscono quest’ ultima fascia o zona Universale. L’aspetto di fascia 0 zona che assume ai nostri occhi questo gruppo di gruppi è puramente un fenomeno di prospettiva analogo a quello che ci fa vedere il nostro gruppo individuale, la Galassia, rozzamente sferico, sotto rispètto di una cintura che attraversa i cieli ad angolo retto col gruppo Universale. Naturalmente la forma del gruppo che racchiude