Pagina:Poe - Eureka, 1902.djvu/87

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ÈUREKA 87 spìendide serie di agglomerazioni, e gira anch’cssa attorno ad un aliro globo che e il suo centro — un globo sempre più ineffabilmente sublime — un globo, diciamo meglio, di una sublimità infinita moltiplicata perpetuafhente per l'in- finitamente sublime. Le condizioni perpetuamente continue di quel vocabolo che certa gente chiama « analogia », sono tali da imporre all’Imaginazione di dipingere ed alla Ragione di contemplarne la pittura senza esserne insoddisfatti, se è possibile. Tale, in generale, è l'interminabile giro vizioso che noi siamo stali guidati a comprendere ed a spiegare dalla Filosofia, almeno nella miglior maniera possibile. Di quando in quando però un vero filosofo — uno di quelli il cui delirio prende un giro molto determinato — il cui genio, per parlare più riverentemente, ha, come le la- vandaje, una inclinazione veramente pronunciata a sciorinare le cose alla dozzina — ci mette in grado di vedere precisamente quel punto, ormai fuori di vista, in cui le serie di rivoluzioni in questione arrivano, e di diritto devono arrivare ad un fine. Forse non vale la pena di scherzare sulle fantasticherie di F'ourier: — ma si è parlato molto ultimamente sopra questa ipotesi di Madler. — nel centro della Galassia esisto uno stupendo globo attorno al quale si aggirano tutti i sistemi dei gruppi. Il periodo di rivoluzione del nostro sistema c stato valutato veramente a 117 milioni di anni. Che il nostro Sole abbia un movimento nello spazio, indipendentemente dalla sua rotazione e dalla sua rivoluzione attorno al centro di gravità del sistema, fu da molto tempo sospetta1/! Questo movimento, ammettendo che esista, si manifesterebbe per mezzo della prospettiva. Le stelle, in quella regione del firmamento che lasciamo dietro di noi, diventerebbero, in una lunghissima serie di anni, addensate; mentre quelle che sono nella parte opposta si disperderebbero. Ora, per mezzo della Storia astronomica, noi sappiamo oscuramente che alcuni di questi fenomeni si sono manifestati. Basandosi su ciò si è dichiarato che il nostro sistema si muove in un punto del cielo diametralmente opposto alla stella Zeta Herculis; — ma quest'induzione è forse il maximum di ciò che noi abbiamo il diritto di concludere logicamente. Madler, tuttavia, è andato tant’oltre da designare una stella particolare, Alcyone nelle Plcjadi, come situata nel vero punto, o circa, attorno al quale si effettua una rivoluzione generale. Ora, giacche per « analogia » siamo condotti in primo luogo a questi sogni, non vi è nessun male che noi restiamo fedeli all’analogia, almeno fino ad un certo punto, durante il loro svolgimento; e quell'analogia che suggerisce l’idea della rivoluzione ci suggerisce contemporanca-